giovedì 20 ottobre 2011

Cambio di sede


D'ora in poi mi troverete su Birra e Darth Vader blog in compartecipazione con Riccardo Torti, spero vi piaccia!

martedì 27 settembre 2011

Person of interest: Season Premiere



Gesù picchia duro.
Eh sì perchè il protagonista dell'ennessima serie del buon J.J. è proprio mani bucate Jim Caviezel. Prima di vedere la season premier non avevo letto nulla sul progetto "Person of interst" e devo dire che ho fatto di molto bene.
Prima scena, Gesù ha la barba e i capelli lunghi, ma invece di starsene lì a menare la croce per l'aria, sta attaccato a una bottiglia in un vagone della metropolitana. Salgono a bordo i soliti ragazzetti turbolenti e gli fregano la bottiglia a Gesù, poi lo scherzano e lo infastidiscono. A quel punto Gesù insegna una lezione di vita ai ragazzetti, che poi sarebbe la seguente: ogni barbone sfatto su un vagone della metropolitana potrebbe essere un ex militare esperto di arti marziali, quindi al barbone non je devi rompe er cazzo.
Dopo aver malmenato i ragazzetti come fossero bambole di pezza Gesù viene arrestato, abbiamo la conferma che Gesù è un ex-militare di qualche tipo e che qualcuno gli ha seccato la donna e lui si e messo a bere come non ci fosse un domani. Ma ci pensa Benjamin Linus (si proprio lui, il viscido mistermind di Lost) a dare uno scopo a Gesù. Infatti Benjamin paga la cauzione del barbone figlio di Dio e gli dice che lui ha una lista fatta di numeri, che sono i numeri di previdenza sociale di persone che possono essere vittime o carnefici, ma comunque collegate a un crimine violento. Benjamin (e mi pare pure scontato) vuole che Gesù aiuti queste persone. Gesù come ogni eroe che si rispetti all'inizio rifiuta la chiamata, poi finisce che spara, in centro di NY, con un lanciagranate contro una macchina, mena svariate persone come fossero pupazzi per i crash test e... la scena che preferisco in cui entra in una stanza disarmato, cinque persone gli puntano contro il pezzo, e lui strappa l'arma al più vicino e, prima che quelli riescano a dire Mel Gibson, gli spara a tutti nelle coscette.
Come avrete capito Person of interest è davvero fico, fico come un film d'azione fico e Gesù se la cava bene nella parte dell'angelo vendicatore. Devo dire che J.J. ha anche evitato il suo errore più ricorrente e, invece di ammonticchiare misteri come cadaveri in un film di Tarantino, fa subito chiarezza sulla provenienza dei numeri delle Person of interest, e la piegazione non è neanche tanto peregrina.

In conclusione J.J. resiste alla tentazione Lost e spiega le cose, Gesù mena come un fabbro e Benjamin Linus fa bene la parte del buono... ma sarà davvero Buono?

Vi lascio con un'immagine educativa: ai barboni con addestramento militare... non dovete rompeje er cazzo!

giovedì 22 settembre 2011

Season premier: New Girl



Jessie è stata mollata, Jessie va a vivere con tre maschi, Jessie canta, canta molto, se Jessie non fosse Zoey Deshanel Jessie mi starebbe sul cazzo.
E' probabilmente la Comedy della stagione, considerando anche che Zoey Deschanel (lo ripeterò molto spesso il suo nome) è un'attrice cinematografica. A noi gente che vede serie tv ci piace un sacco quando i cinematoattori si abbassano a fare serie per cachet milionari, quindi punto su New Girl negli ascolti.


Ora le considerazioni: per vedere New girl bisogna vivere nella perenne illusione che Zoey Deschanel sia goffa e sfigata (si definisce proprio così nella prima puntata) e la cosa non è facile. Se non lo aveste capito sono profondamente innamorato di Zoey Deschanel e vorrei tanto stare con lei per almeno 500 giorni, ma pensare seriamente che Zoey Deschanel abbia dei problemi ad abbordare qualcuno in un bar (succede anche questo nella puntata) è davvero ridicolo.
Eppure Zoey Deschanel (vi avevo avvertito che l'avrei ripetuto spesso) è brava, tanto brava da far sembrare Jessie, il suo personaggio, una vera e propria sfigata, anzi peggio, salta la corda con la Vicky Mendoza Line. Per chi non avesse visto How I met your Mother lascio a Barney spiegare la sua teoria.



Il risultato è che alla fine della puntata hai il dubbio che alla lunga Jessie a forza di canticchiare e fare balletti scemi prenderà il sopravvento su Zoey distruggendo uno dei tuoi miti di bellezza (che poi sarebbero il miei di miti di bellezza).

Menzione d'onore anche per i tre coinquilini di Zoey, tutti perfettamente in parte e adeguatamente interessanti. Il mio preferito è già Smith che si leva la maglietta ogni tre secondi e dice cose orrendamente imbarazzanti che deve scontare infilando un dollaro nel baratto "douchebag".

Season premier: Unforgettable




Nuova serie, nuova serie crime, vecchia serie crime.
Non sono un fan delle investigazioni, il miglior Crime in circolazione penso sia Castle ed è infatti la cosa più lontana dallo steriotipo. Unforgettable fa un mezzo tentativo di essere diverso, ma non va molto in la.
Carrie Wells la protagonista ha la particolare dote di ricordare tutto, immagazzinare in memoria ogni singola immagine, parola, sensazione da lei provata nella sua vita.
L'idea è carina anche perchè naturalmente la dote di Carrie ha un altro rovescio nella medaglia; infatti l'ex detective di polizia è tormentata dal ricordo dell'omicidio irrisolto di una bambina (che potete scommetterci servirà da trama orizzontale per almeno questa stagione).
Ad affiancarla un volto noto, Dylan Walsh già scalpellatore di nasi in Nip/Tuck, il buon Dylan interpreta un detective della omicidi che ha avuto una relazione con Carrie, fa il suo lavoro è in parte, ma non risplende.

Non mi stupirebbe un successo della serie, ma la sensazione generale che ne ho avuto è stata di già visto, un tentativo poco riuscito di vivacizzare una Crime series che invece corre su inamovibili binari.

mercoledì 21 settembre 2011

Calendario serie: Comedy Night



Da qualche anno a questa parte mi creo delle "serate a tema". praticamente accumulo degli episodi di serie simili (dram, comedy, syfy, J.J. no non c'è nessuna spiegazione plausibile Abrams) e poi me le sparo tutte insieme in una serata di delirio. I migliori risultati li ho ottenuti con la mia serata comedy:
iniziavo con Big Bang theory (che ultimamente mi fa un po' schifo e quindi verrebbe annientato dalla concorrenza) proseguo con the office (che mi risolleva dalla valle di Sheldon-disperazione) poi mi galvanizzo con Parks and recreation (che mi prepara alle possibili delusioni di...) How I met your Mother, Chuck (che non mi ha convinto da mezza stagione in poi) e per finire in bellezza con quella che ho personalmente decretato la miglior comedy della scorsa stagione: The Community.

Ora, gli amici che spesso mi invento per far passare per fica un'idea, mi hanno chiesto di stilare per loro delle serate a tema per la prossima stagione... e chi sono io per deludere i miei amici immaginari?

Allora si inizia con la suddetta comedy-night che ha dei nuovi arrivi e degli addii.

Comedy Night:
1) How I met your mother, è ricominciata abbastanza bene, niente scintille, ma neanche vera depressione
2) 2 Broke Girls, nuova comedy con protagoniste due femmine, quanto sarebbe una cosa gay inserirla in questa lista? Comunque delle mie amiche immaginarie mi dicono che la prima puntata è stata molto divertente e che le due femmine sul lastrico hanno un obbiettivo monetario da raggiungere (250.000 dollari) che si aggiorna ogni puntata. Che idea stupida per tenere viva l'attenzione dei nuovi spettatori, non entrerà mai nella mia comedy-night
3-4) The office e Parks and recreation, se avete bisogno di spiegazioni per questi due siete delle persone brutte.
5) New Girl, Zoey Deschanel, Zoey Deschanel, Zoey, sono stata 500 giorni insieme al sosia bambino di Heath Ledger, Deschanel.
6-7) Hung-R.J. Berger, hanno tutti e due il cazzo grosso, ma solo uno sa come usarlo, uno va al college l'altro ci insegna, il pisellone nazionale contro R.J. l'eterna sfida a colpi di...ehm avete capito.

La prossima volta vi illustrerò la mia Serious-shit-night, in cui metto le serie che dovrebbero esaltarmi di più, quelle serie serie e con la storia.

P.S.
Lo so che le serie che ho elencato non iniziano tutte assieme, ma io me le tengo vicine, comunuqe potete iniziare da fine settembre con: 1-2-3-4-5

giovedì 15 settembre 2011

Avengers [1]




Gente che non sa creare Hype!



Sarà una cagata, ci deluderà tutti e poi piangeremo abbracciati, i nerd di tutto il mondo uniti nell'odio verso Whedon che prima amavamo. Ma fino a quel momento: Io credo in Joss Whedon!

mercoledì 14 settembre 2011

Homeland

Se avete nostalgia di Rubicon, la migliore serie mai interrotta nella storia delle serie, allora per voi quest'anno c'è Homeland

New Girl


Sarebbe gay postare questo video se non ci fosse Zoey Deschanel

lunedì 12 settembre 2011

Tin Tin

Attack the Block


Gli inglesi sanno fare i film, non c'è che dire. E non sto parlando di commediole o filmetti indipendenti, parlo di cinema, quello bello da vedere sul grande schermo. Faccio un pronostico un po' scontato: non vedremo Attack the Block in molti dei nostri cinema, ma la cosa non mi stupisce più di tanto. Il nostro cinema non se lo può permettere, la gente potrebbe capire che si può fare bel cinema anche in altri paesi oltre l'america, si potrebbe rendere conto che non è un destino ineluttabile la mediocrità delle nostre pellicole, ma una scelta cosciente.
Attack the Block è un cult, prima che passi anche solo un mese dall'uscita dalle sale, ha già il potenziale per lasciare il segno. La storia è semplicissima e la si può riassumere così: Alieni vs Teppisti.
Chi è più cattivo? Un ragazzetto con un coltello o un mostro venuto dallo spazio... guardate Attack the Block, vi farà male sapere quanto si può fare di più con neanche poi tanti soldi, ma ne varrà la pena!

P.s.
Il regista e sceneggiatore del film Joe Cornish ha aiutato a scrivere anche questo...ho visto il trailer e devo dire che... mi piace!

giovedì 11 agosto 2011

NOOOOOOOOOOOO! NOOOOOOOOOOOO!



LA COSA PIù TRISTE DI SEMPRE

I've been planning this one for a long time. Well, sort of.

Almost from the beginning of Hellboy I knew that if the series went on long enough, I would eventually kill him. I didn't know exactly how or when, but I figured that when the time was right I'd know. I actually did kill him off in the middle of The Island, but it didn't take—it just wasn't quite his time yet.

When Hellboy quit the B.P.R.D. (at the end of Conqueror Worm) and ended up at the bottom of the ocean (The Third Wish), I could see we were headed in this direction. When Duncan came onboard to draw Darkness Calls, I told him I wanted him for a three-book arc and I knew the third book would end in Hellboy's death. I know back then I had a rough idea for the third book, but over the years its plot changed so many times—I'm sure Duncan must have heard me tell him half a dozen different versions of it over the years, and (I hope, for his sake) he must have just stopped listening after a while. I remember that at one point the Gruagach (the long-suffering pig-man) was going to become the major villain and he would be the one to kill Hellboy, but, as is so often the case, these characters don't always stick to the roads we make for them. Gruagach in particular took on a life (a very sad life) of his own, and the story sort of followed after him. I had to trust that he at least knew where he was going and it turned out that he did. When I asked Scott Allie (long-suffering editor) if I could have a couple extra pages for The Fury #3, it was so I could give Gruagach a proper exit. I just couldn't leave him hanging in that tree.

And speaking of hanging in a tree—that's probably where I'd have ended up if I'd tried to draw these last three books myself, so thank you, Duncan Fegredo. The simple truth is that Duncan is amazing. His storytelling is spot on, and he has a nearly inhuman ability to draw everything well. When I write for myself, I tend to avoid certain things, but with Duncan as artist I was free to write the story I wanted to write without worrying about how to draw Hellboy kissing a girl or what a helmet made of birds would look like. And, in my humble opinion, Duncan is one of the best artists working when it comes to giving characters real personality and emotion. I was spared writing a lot of awkward dialogue, because when Duncan draws two characters looking at each other, more often than not you can tell what they're thinking. I would say I'll miss writing for Duncan but, fortunately, I don't have to. While I will be taking over the ongoing Hellboy story line (I've always said that in my world, when characters die they just become more interesting) as both writer and artist, there are still a lot of untold stories from Hellboy's past—a simpler time when he didn't have to worry about being the Beast of the Apocalypse or king of England. Duncan's agreed to stick around and draw a bunch of those. I couldn't be happier.

And now I have to get back to the drawing table.
- Mike Mignola

(p.s. Neanche per l'illustrazione della sua morte Mignola gli ha fatto i piedi!)

sabato 14 maggio 2011

Community... perchè non lo vedete?



C'è un motivo per il quale non vedete ancora community?
Si è appena conclusa la seconda serie e posso affermare senza nessun tentennamento che: è la miglior comedy in circolazione,Abed è più nerd e più divertente di Sheldon, il livello delle puntate è superiore a quello delle ultime di How I met your mother, Pierce è decisamente il miglior vecchio della televisione e Chang il miglior asiatico. La forza dirompente di Community è che a differenza di molte delle comedy in circolazione non si regge su un unico personaggio, ma fa del gruppo la sua forza.
Vi sfido, guardatela e ditemi che non vi piace.

Buon paintball a tutti!

lunedì 9 maggio 2011

martedì 5 aprile 2011

The Killing



È partita la nuova serie di AMC e di certo non potevo farmi trovare impreparato, ho letto un po' tutto quel che ho trovato sul web, so che è un remake di un'acclamata serie danese andata in onda nel 2007. La serie originale era composta di 20 episodi da un ora l'uno e pare fosse un piccolo capolavoro. Ora il problema è che se non sai il danese l'originale sei costretto a vederlo con i sottotitoli e l'audio in lungua... scusate il mio oscurantismo e tradizionalismo, ma io in danese le serie non le vedo. Quindi a differenza dei ragazzi di Itasa sono convinto che la nuova serie di AMC, non sia poi così inutile.
The Killing è la storia delle indagini sull'omicidio di una ragazza diciasettenne e di come la sua morte influenzi il mondo che le gravita attorno fino ad avere ripercussioni sulla città e la società stessa in cui vive. "Il peso di una vita" sembra essere il tema centrale, più dell'investigazione stessa, che comunque lascia incollati alla poltrona. A capo delle indagini una donna e una madre al suo ultimo giorno di lavoro, al suo ultimo giorno in città dove rimane per un senso del dovere che va forse oltre al distintivo e alla giustizia, ma ha radici profonde nel suo essere parte integrante del mondo che l'omicidio ha sconvolto.

The killing vive del cielo basso e grigio di Seattle, di piogge battenti e di panoramiche aeree su parchi neri. La colonna sonora da i brividi enfatizza e aumenta l'ansia che permea ogni immagine. A questo fine coopera la regia e la fotografia che si fermano su piccoli, dettagli, su giochi di colori (come maglione, unghie, bicicletta di Rosie, tutti e tre rosa). Gli attori fanno tutti dannatamente bene la propria parte, creando quell'empatia necessaria alla comprensione del loro dolore e senza andare mai troppo sopra le righe con il rischio di finire in burletta.
Non si ride in the Killing, le parole sono macigni, gli sguardi aprono breccie nelle nostre sicurezze, il dubbio non ha prediletti e si cucie addosso a tutti.

Game of Thrones primo episodio



Ieri HBO ci h regalato i primi 15 minuti della serie tratta da le cronache del ghiaccio e del fuoco di Martin. Ho visto la preview 3 volte e già inizio a rosicare per quando finirà la prima stagione, neanche è iniziata e già rosico.
Analizziamo questi primi 15 minuti:
La barriera: Un muro di ghiaccio che si affaccia su un bosco nero. Non poteva essere fatto di meglio, sono state restituite perfettamente la grandezza e l'imponenza della fortificazione.

I guardiani della notte: sporchi rudi, brutti, costumi perfetti.

Grande Inverno: cool cool cool, se mettete il fermo immagine quando la mostrano da lontano noterete anche il grande albero dove Eddard prega nei primi libri.

Robb, Jon, Bran, Arya: tutti molto convincenti, ho delle riserve su Jon, ma essendo uno dei personaggi che adoro, sapevo non mi sarebbe andato bene nessuno.

Eddard: Non mi sarebbe andato bene nessuno tranne proprio Sean Bean...semplicemente perfetto.

Catelyn: sinceramente sti cazzi, l'ho sempre odiata e l'attrice ha un po' la faccia da stronza il che non mi dispiace.

Fotografia, Location e costumi: dalle lande ghiacciate della barriera alle distese spazzate dal vento di Grande inverno tutto sembra funzionare, i contrasti di colore sono ben dosati e la fotografia se la batte con quella cinematografica...i costumi sono da infarto, curati nei minimi dettagli (la pelle di lupo sul mantello di Eddard, il lupo sbalzato sugli scudi dei soldati degli stark, il vessillo bianco con la testa di lupo).

La storia (poca fin ora): ricordo molto poco dei primi libri, ma l'incipit non lo dimenticherò mai e ho notato come molti che come me hanno letto tutti i libri, continuano a ricordare come inizia la saga. Siamo a un livello di fedeltà quasi filologico e non mi dispiace considerando che da ora in poi non mi ricordo quasi nulla.
Per tutti e 15 i minuti ho provato un senso di nostalgia, che mi seguirà fino al 17 aprile...

WINTER IS COMING

martedì 29 marzo 2011

Portal 2


Semplicemente geniale!

Una vita da soggettista



Vorrei scrivere fumetti, non mi frega (per ora) quasi nulla del pagamento, eppure il mio impegno costante è scrivere sempre e solo montagne di soggetti. Adoro scrivere soggetti, ma è come farsi una sega con una donna nuda al fianco; la prima volta è anche divertente, ma poi inizi a pensare che si potrebbero anche cose più divertenti da fare con una donna nuda.
La mia impressione è che in Italia ci siano teche invisibili sopra le poche donne nude disponibili, teche imbrattate da noi esordienti con shizzi/soggetti, ma che non ci permettano mai di arrivare alle tette nella scatola.
Vorrei che fosse chiaro che non dico certo di voler stropicciare le tette alla Bonelli o a chissà chi, il mio sconforto invece risiede nel fatto che tra stelle e stalle nel mondo del fumetto c'è una grande desolazione.
Come si smette di essere esordienti? Come si impara a fare gli sceneggiatori?
La risposta che mi sentirei di dare è scrivendo una mezza tonnellata di sceneggiature per piccole, anzi minuscole case editrici, creando così la propria professionalità.
Ma dove sono tutte queste piccole case editrici e soprattutto, pubblicano giovani esordienti?
Una via per noi eterni soggettisti è quella che ci ha gentilmente offerto RRobe (qua e qua)... se c'è qualcuno che legge il mio blog e non ci è arrivato direttamente dal link che ha messo Roberto vi consiglio di leggere i suoi due post sull'autoproduzione.
Il mio unico rammarico nel caso dell'autoproduzione è saltare tutte le stroncature di un editing dall'alto, che magari per uno sceneggiatore già affermato è solo una rottura di palle, ma che per noi esordienti sarebbe invece un modo per farci le ossa.
Quindi la via è l'autoproduzione?
Ve lo saprò dire tra qualche tempo.
Che senso ha questo post?
Nessuno mi stavo giusto sfogando un po'.

Concludo dicendo che sono infinitamente fortunato, ho conosciuto persone che mi hanno sempre aiutato e compagni schizzator...esordienti con cui continuo a pedalare verso la cima della salita, ma la mia è una preoccupazione più generale: come si fa a scrivere bei fumetti se mancano gli spazi per fare gavetta?

lunedì 28 marzo 2011

Dungeons and beer!


L'ultima giocata non è iniziata sotto buoni auspici...
Diciamo pure che se un indovino avesse dovuto predire il futuro osservando il volo degli uccelli, avrebbe fatto parecchia fatica ad incontrarne uno che volava dritto.
Avevamo lasciato il nostro gruppo (formato da me, Roberto, Giulio, Federico, Riccardo e l'eminentissimo master Giovanni) alle prese con un'infestazione di goblin e lo ritroviamo alla corte del magnifico Dio della Birra (di cui sotto una diopositiva).

Ora non voglio mettere in dubbio l'integrità morale del buon Riccardo Torti, ma l'altra sera l'impersonazione nel personaggio lo ha portato a trincare un tantino troppo con una sequenza di discutibili scelte come quella di gettarsi da una finestra e diventare il messia del sopracitato Dio.

Ma andiamo per ordine. Lupulus (diminutivo inventato ad hoc per il nuovo Dio) ci ha prelevati ancora trionfanti per aver difeso il villaggio e ci ha trasportati in un diverso piano di esistenza. Qui il suo noioso tirapiedi ci ha informato di quanto Lupulus abbia bisogno di noi... uno fra tutti è stato contento di accettare.


Investiti di un nuovo sacro compito (combattere un generico male) siamo tornati sul nostro piano dove una dolce fanciulla ha messo il personaggio di Roberto difronte a una prova assai più materiale e definita.

Il nobile cavaliere ha resistito...

...almeno una decina di secondi ha resistito.

Nel frattempo il personaggio di Riccardo ha abbracciato la sua fede: letteralmente.

Mentre le manie da piromane dinamitardo dell'alchimista di Giulio non si sono sopite.

Il mio personaggio nelle vignette è tornato ad essere leggermente meno gay.


Ma i nostri impavidi eroi ancora non sapevano quanto il male fosse a loro vicino, quanto il suo alito fetido avesse già ammorbato l'aria che respiravano. La prova ultima della serata è stata un temibile...
Un feroce...
Un inarrestabile...
Un terrificante...
Goblin!
Un goblin nascosto nell'armadio di un bambino ha messo in scacco tutto il gruppo

Ora non voglio dare colpe a nessuno, ma forse un bicchierino di Lupulus in meno avrebbe di certo giovato alle abilità tattiche del barbaro di Riccardo...per Roberto questa scusa non regge.
Riccardo -Salto dalla finestra così ostacolo la fuga di quel mostro infame-
RRobe -idiota-
Riccardo (salta)
Giovanni: -Ti sei rotto quasi l'osso del collo, ma ne è valsa decisamente la pena, ora il tuo personaggio sa per certo che cadere dal secondo piano fa male-
Giovanni: -è il tuo turno Roberto-
RRobe: (Ci pensa su)
RRobe: (Continua a pensare)
RRobe: -Mi butto appresso all'orco, la sua mi è parsa una buona idea-

Ho imparato quanto la capacità di sintesi sia un dono di Federico, imparatelo anche voi:

Vi lascio un'ultima perla, questo è quello che pretendeva Riccardo per aver ucciso due goblin...ed era ancora sobrio.

P.S. i disegni sono di RRobe Federico e il Torti. La reiterata confusione razziale fra i due, ben distinti, gruppi razziali dei goblin e degli gnomi, ha fatto sì che io Giulio e Federico si sia deciso di mettere su un sindacato; la prossima volta posterò i punti chiave su cui si fonda la nostra comunità di illuminati.

giovedì 24 marzo 2011

The walking King



Notizia non troppo fresca: Stephen King dovrebbe scrivere un episodio nella prossima stagione di "The Walking Dead". Il re sicuramente ci illuminerà d'immenso e spero questo sia un buon auspicio, un segno di rinascita. Nel caso non lo fosse avremo comunque una puntata stupenda in una stagione mediocre.


-Dici che 500 pagine di script per una puntata sono troppe?-

domenica 13 marzo 2011

Samaritan



La Unreal presenta il nuovo motore grafico con un filmato e non lo fa come al solito utilizzando i Gears, ci inventa invece sto coattone che si accende la paglia con la fiamma ossidrica. Il guascone si può anche trasformare in un coso strano, ma molto fico e lascia perdere un furto (?) per menare forte forte dei poliziotti che stanno a loro volta picchiando una vecchietta. E il tutto si conclude con Il ganzo che sta per fare a cazzotti con un Mega-Mech.
Non contenta di farci bagnare i pantaloni con il filmato la Unreal ci avvisa che Samaritan (il nome del nobile coatto) potrebbe avere, in futuro, un gioco tutto suo e smetterla di fare il modello per motori grafici.

Io comunque vada tiro fuori dall'armadio lo spolverino.

venerdì 11 marzo 2011

Camelot



Amo le serie tv perchè a differenza del cinema e dell'editoria non ci sono periodi morti nella produzione, vengono continuamente sfornate nuove serie.
In questi giorni ad esempio è uscita una nuova serie della Starz (vedi Spartacus).
La prima stagione di Camelot inizia, secondo il mio modesto parere con problemi insiti nella scelta di produrre l'ennesimo prodotto legato alla tavola rotonda. Già lanciata e rodata Merlin (made in BBC) è evidentemente la diretta concorrente. Il prodotto BBC è naturalmente indirizzato a un pubblico diverso, è una serie popolare, se così si può definire, e con la classica impostazione di puntate sciolteda una forte continuity. La starz invece sembra voler continuare a puntare sul suo marchio di fabbrica: sesso e violenza introdotte in una forte trama portante. Tenendo conto di queste premesse il primo episodio della stagione e, come succede spesso nella produzione americana di "cover" la storia originale dei cavalieri della tavola rotonda è stata rimaneggiata. Inizia quindi con l'omicidio di Uther padre di Morgana (la bellissima Eva Green) e Artù è ora suo figlio tenuto nascosto dal buon Merlino che in questo caso appare senza la tunica stellata nè la barba bianca e il cappello a punta, ma la mascella volitiva e lo sguardo un po' perso di Joseph Fiennes (conosciuto dagli amici con lo pseudonimo di Flash Forward man). Il giovane Artù dovrà quindi lottare per ottenere un trono a cui non pensava minimamente di essere destinato partendo con la proprietà di Camelot, che non è la reggia scintillante delle leggende, ma un vecchio forte romano, e un gruppo sparuto di cavalieri che gli giura fedeltà. Si dovrà difendere dagli attacchi della sorellastra Morgana e dal nemico giurato del padre re Lot.
Le prime storture che si notano guardando il preview della serie sono una fotografia un po' troppo da Tv, quando ormai la differenza tra serie e film per il cinema si sta assottigliando sempre di più, e la fortissima mancanza di quelli che abbiamo già definito i marchi di fabbrica della Starz. Infatti la violenza e il sangue che un'ambientazione cupa come quella che la rete americana ha messo in piedi per Camelot si meritava molto più sangue sulle lame scintillanti dei cavalieri e la mancanza delle tette di Eva Green (che non è certo una reticente a mostrarle) è quasi criminale.



Guarda quanto è timida!

Tra l'altro, la consuetudine che ha preso piede per la quale una nuova serie viene introdotta da una puntata in "preview", in questo caso appare come un completo fallimento, infatti la prima puntata (spero) fosse intesa per essere mandata in onda insieme alla seconda e rimane quindi "appesa" senza un vero finale e con un cliffhanger finale che non fa minimente attendere con impazienza il seguito della storia.
Camelot ha grandi possibilità, ma il risultato finale per ora è abbastanza deludente con una continua sensazione di finto, i cavalieri dovrebbero essere sporchi e barbuti, invece sembrano tutti modelli svampiti vestiti Dolce e Gabbana.
Conoscendo i precedenti della Starz (Spartacus aveva bucato la prima puntata in maniera quasi ridicola) spero Camelot si riprenda alla svelta, nell'attesa non vi consiglio di vedere il preview e aspetto il seguito per ulteriori riflessioni sull'argomento.

lunedì 7 marzo 2011

Ok non sarà un Iphone ma...

Il nuovo windows 7 Phone ci permetterà di portarci letteralmente appresso il nostro profilo xboxlive, insieme a giochi e avatar.
Cool... cool, cool, cool. (chi non vede community si vergogni, shame on you!)
Ecco un breve spot del nuovo cellulare.

giovedì 24 febbraio 2011

News, the Killing e la nuova Wonder Woman




Allora iniziamo con la notizia che AMC il canale che ha prodotto capolavori assoluti come, Mad Men, Breaking Bad, l'incompreso Rubicon e il tentennante Walking Dead, ha prontra per noi una nuova serie.
Leggendo le prime notizie sulla trama di The Killing, non si può non pensare alle similitudini con Twin Peaks; anche in questa nuova serie tutta la vicenda ruota attorno all'omicidio di una giovane donna. La serie è ambientata a Seattle e seguirà le vicende di familiari e sospettati. I precedenti di AMC ci assicurano una qualità di scrittura adatta al tema drammatico e la sicurezza che non ci saranno ruffianate di alcuna sorta.
Due parole sulla locandina: Avete notato i due stupendi riferimenti ad altrettante serie televisive? Vi lascio scervellare.
L'appuntamento con la prima puntata è il 4 aprile.



Ancora non c'è una data, ma la sicurezza che NBC sta girando il pilot di una nuova serie di Wonder Woman. Lo scrittore sarà niente di meno che David E. Kelley, già autore di Ally McBeal e Boston Legal. Questa volta Kelley dovrà disfarsi della sua natura giuridica per mettere le mani su un'eroina di cui non ho mai capito molto il senso ma di cui stimo i glutei sodi e il seno prorompente. Il volto (le tette e le chiappe) del personaggio della DC saranno quelli di Adrianne Palicki, la Tyra di Friday Night Lights. Sospetto che non sia stata scelta per la profondità interpretativa, ma guardiamoci in faccia... quando sarà vestita da Wonder Woman non è la faccia che andrete a guardare!

Lights out




Tanti, tanti pugni questo mese. Ho visto the Fighter, mi è salita la scimmia per Fight night: champion e per concludere sono ormai convinto che Lights out sia una cazzo di serie.
L'ex-campione dei pesi massimi si ritira dalle scene per tranquillizzare moglie e figlie (tre tutte femmine) che hanno assistito al suo ultimo incontro: in cui lui e un nero alto due metri si sono ridotti in poltiglia. Il nero lo batte ai punti, Lights lascia la boxe, molti lo considerano il vero vincitore, ma la cintura passa di mano.
All'inizio della storia Lights conduce una vita tranquilla facendo il mammo, seguendo la palestra che ha aperto con il padre e il fratello, ridipingendo lo steccato bianco di casa. Ma la recessione economica è dietro l'angolo e, quelli che a fine carriera sembravano davvero tanti, troppi, soldi, ora si sono volatilizzati, inceneriti dai cattivi investimenti del fratello-manager, dalle rette delle scuole private delle figlie, dalla scuola di medicina della moglie.
Lights è con le spalle al muro e, proprio in queto momento di difficoltà il suo vecchio sfidante lancia il guanto di sfida. La moglie si ribella, le figlie hanno paura e Lights scopre di essere affetto dalla sindrome del pugile suonato, un colpo male incassato lo può mettere K.o. per sempre.
Ora forse non sarà la storia più originale del secolo (magari non è neanche in top 100), ma il pugile che deve riconquistare la forma per tornare a essere il campione ha sempre avuto e sempre avrà il suo fascino; il fascino di ettolitri di sudore versati in una palestra decrepita, di corse per la città con la felpa con il cappuccio tirato su, il retrogusto amaro delle piccole sconfitte che guidano inequivocabilmente a una grande, ultima, vittoria. E sicuramente c'è anche il fascino delle sequenze di montaggio in cui la fatica non ci sembra tanta, in cui 5 minuti riassumono settimane di allenamenti estenuanti, in cui ci riescono quasi a far credere che alla fine se domani iniziamo a fare un po' di flessioni e piegamenti ce la possiamo fare anche noi, che il titolo non può essere così duro da conquistare.

Fight night: champion... la storia che mi frega



Ora non me n'è mai fregato nulla dei giochi di Boxe e li trovo anche parecchio noiosi, ma quasi per errore ho visto il video dei primi dieci minuti di Fight night: champion, e come al solito la storia mi ha fregato. Perchè una cosa sono una serie sconclusionata di noiosissimi scazzottamenti senza soluzione di continuità, e un'altra cosa sono una serie sconclusionata di noiosissimi scazzottamenti senza soluzione di continuità, con alle spalle il background di un personaggio di cui segui la storia e a cui ti affezioni. Poi se il personaggio è un nero che combatte contro un bianco vagamente nazi, e che sappiamo dal trailer d'apertura (un flash forward) che finirà in galera, allora EA vuole proprio che io compri il gioco. E allora io lo vado a comprare, il 4 marzo, e poi se mi fa schifo mi incazzo con chi ha scelto la colonna sonora gasante di questo video:



e chi ha scritto i primi dieci minuti capolavoro del gioco:

mercoledì 23 febbraio 2011

Bulletstorm




Primi dieci minuti dell'atteso Bulletstorm e avrei voglia di tenere il controller tra le mani e il gioco inserito nell'xbox proprio adesso.

giovedì 17 febbraio 2011

Vampire Diaries


C'è qualcosa più gaio di Vampire Diaries? Forse Malgioglio, ma non ci giurerei. Insomma la storia è semplice, un vampiro (che molti si sono dimentivati essere un predatore freddo ed efficace) scrive sul suo diario i suoi sentimenti, e guarda caso c'è una dolce pulzella che fa la stessa cosa, e quindi i due sono evidentemente destinati ad un amore contrastato.
Ora non voglio essere volgare, ma invece lo sarò parecchio: secondo voi com'è infilarsi in culo un calippo?
So che la domanda potrà sembrare fuori luogo e fuori tema, ma provate a rispondere lo stesso.
Avete risposto stupendo? Allora siete pronti ad una relazione con un vampiro che avrà l'uccello freddo come uno spiffero a gennaio che con gran probabilità puzzerà anche un pochino di formaldeide.
La vogliamo smettere con quest'amore interspecie?

Come dite?
Le vendite di calippo sono in impennata?

lunedì 7 febbraio 2011

Falling skies

Ah dimenticavo il buon Spilbergo c'entra anche con questa produzioncina



a chi non piacciono gli alieni?

chi non ama i dinosauri?




Terra nova è la nuova serie prodotta da...rullo di tamburi... Steven, oh my god, Spilberg!



che ne pensate?

martedì 1 febbraio 2011

Californication


Ma che cazzo di quarta puntata eccezionale è?!
Cioè una scimmia maniaca morta e un miliardario maniaco, padrone della scimmia, che la segue per i campi elisei strozzandosi per autoerotismo...
che cazzo di quarta puntata!

The fighter



Capita che per molto non si riesca a trovare un film che soddisfi appieno, e capitano poi delle volte in cui, anche se vedi tutti i difetti di una storia, la senti più vicina di altre. Mi è successo con the Fighter. è una storia di boxe e di redenzione e di speranze, come sono forse tutti i film e i racconti sulla boxe, ma riesce ad essere anche altro, riesce a spiegare come una famiglia possa divenire un peso, di come le aspettative possano influenzarti in modi diversi e con risultati opposti; come possano farti alzare la testa e come possano schiacciarti sotto il loro peso. The fighter è la storia di un pugile che ha seguito le orme del fratello, ridotto dal crack a un'ombra di ciò che era un tempo. Del film, oltre alla recitazione impressionante di Christian Bale, che quando vuole può essere davvero brutto e spregevole, ho apprezzato il particolare rapporto di coodipendenza che si crea tra i due fratelli.
Ho sempre avuto problemi con mio fratello e conosco le sottili dinamiche che muovono certe relazioni, la forza di un legame di sangue.
La mia questa volta sarà una recenzione inconcludente, non ho voglia di parlare di cose troppo personali in uno spazio troppo pubblico e sarei costrtto a farlo se dovessi spiegare con esattezza perchè mi è piaciuto the fighter; quindi dirò solo che tecnicamente è un film quasi perfetto, che gli attori sono in stato di grazia e la storia lascia belle sensazioni addosso.

domenica 23 gennaio 2011

Come eravamo

Ecco il nuovo Spartacus, un prequel in cui si narra l'ascesa del gallico, ma prima il vecchio spartacus...c'è grande tristezza nell'aria, l'attore dello spartacus originale sta molto male, il cancro non gli permetterà di affettare nuovi culturisti nell'arena tifiamo tutti per te, comunque.



domenica 16 gennaio 2011

un dolce 2011 con BBC1

Uguale uguale a Rai uno

venerdì 14 gennaio 2011

Assassin's Creed il fumetto


Non ho mai letto il fumetto, ma farei dieci minuti di silenzio per chi ha scelto di usare la parola "Game" al posto di "videogioco" o semplicemente "gioco".
Comunque volevo anche augurarvi buona night.

giovedì 13 gennaio 2011

Red i pericoli della pensione


I pericoli della pensione sono che sei mezzo rincoglionito e finisci a fare Red.
La storia è easy, un gruppetto formato da mostri del cinema Morgan Freeman, Bruce Willis, Helen Mirror e John Malkovic, sono spie in pensione che per un verso o per un altro diventano gli obbiettivi della CIA stessa che ha ordinato la loro eliminazione perchè testimoni di un'operazione che ora vogliono insabbiare.
Bruce si incazza e anche se lo chiamano a più riprese nonnetto spacca il culo a tutti. Morgan Freeman a un certo punto si veste da dittatore Africano con tanto di mostrine d'oro, raso celestino e rayban. John Malkovic fa il pazzo come nessuno mai. Helen Mirror è glaciale è comicamente elegante mentre scarica un uzi contro i nemici.
Il problema del film quindi non sta certo nel cast (che comunque recita con il freno a mano e l'ancora e il paracadute e magari anche sotto effetto di morfina), il grosso problema di Red è che manca completamente la storia, o meglio quella che c'è è assolutamente priva di credibilità; attenzione non sto dicendo che mi aspettavo una spy story alla "I tre giorni del Condor", sapevo che era una commedia, ma se l'obbiettivo era esagerare l'hanno fatto troppo poco e la sensazione che si continua ad avere per tutto il film è di una grande occasione sprecata.
Red quindi rimane appeso, nè carne nè pesce retto unicamente dalla grande goduria di vedere i vecchietti in azione e da qualche colpo di genio di Malkovic (il migliore considerando la paresi facciale del mitico Bruce).

martedì 11 gennaio 2011

Chi li indovina?

Vediamo se c'è qualche nerd d'alto livello che riesce a indovinare tutti i film contenuti in questo video eccezionale... una aiutino sono 35!

35mm from Felix Meyer on Vimeo.

venerdì 7 gennaio 2011

Made in UK (Parte4di6): Top Gear



Ed ora il ritorno del mio gioco preferito, se non siete bravi con i cruciverba e i rebus per voi non hanno nessun senso allora(metterci accanto le istruzioni non sarebbe poi un disonore tanto grande) allora venite a divertirvi con:

Scova le 20000 piccole differnze seconda edizione
Per primo vi presento Top Gear direttamente dalla televisione pubblica della Regina.



E ora il nostrano Easy Rider della televisione del Re nano.



Ora sono disposto ad ammettere che non in tutte le puntate di Top Gear una land rover sfida un carrarmato, ma potete essere sicuri che se non amate proprio alla follia i motori nessuna delle puntate di Easy Rider vi terrà svegli fino alla fine.
Top Gear è un vero e proprio show (a differenza della maggior parte dei programmi d'auto). La follia dei tre conduttori trascina lo spettatore in gare improbabili come quella nel video. L'ironia tagliente che permea il programma è in gran parte merito del conduttore in capo Jeremy Clarkson che definisce gli americani dei "coloni" e che ci avverte che il navigatore satellitare delle BMW tende a farci invadere la Polonia è stato inoltre accusato di Omofobia, di aver promosso una guida irresponsabile e dannosa all'ambiente. Questo a fatto sì che diventasse il mio mito personale.
Top Gear si fregia di una lunga serie di rubriche a dir poco geniali come:
1) Il muro Cool/Uncool in cui la panda 4x4 finisce tra i Cool perchè -Inquina e costa poco-.
2) Il muro dei record in cui gli ospiti Vip della trasmissione vedono registrati i loro tempi in pista con la terrificante Suzuki Liana (Geri Halliwell la spice, è indecorosamente al 52° posto)
3) L'auto dell'anno con i seguenti responsi:
In conclusione top Gear è lo show automobilistico più scorretto e geniale che la televisione ci abbia mai donato, l'unico (secondo il parere di chi possiede una panda a metano) in grado di tenere desta l'attenzione degli spettatori meno appassionati.

giovedì 6 gennaio 2011

Terzo e ultimo


Terzo e ultimo post su Terriers...
Ricordate cosa ho scritto sul primo post? E sul secondo?
dimenticate tutto...Terriers è dinamite pura, concedetegli tre episodi per misurare la miccia e allontanarsi dal luogo dove è piazzata l'artiglieria e aspettate il botto.

BOOM!!!

Ci risentiamo quando finisco la prima stagione.

Welcome new friend


Il ritorno del buldog terrier, special guests un bassottino e un gigante che somiglia spaventosamente a Javier Barden. La seconda puntata gira veloce e sicura verso mete imprevedibili. decisamente Terriers mi ha convinto, anche più di quanto avrei mai pensato. Le battute hanno buon ritmo e la trama orizzontale sembra prendere piede, ho anche scoperto che oltre a me piace anche ai goodfella del Times che lo mettono nella top ten dell'anno. Spero continui su questi ritmi perchè avevo qualche problema a riempire i quaranta minuti al giorno che sprecavo a dormire.

Terriers: brutti, sporchi, ma buoni


Buddy buddy classico, il primo ex poliziotto ex bevitore, attualmente al verde, gira su un pick up con la pubblicità di un lavapiscine. L'altro giovane good looking con good looking girl al seguito e moto d'ordinanza. Sono una coppia perfetta di improbabili detective senza licenza.
La prima puntata si muove su basi sicure, c'è il cattivo potente, l'ex amico ubriacone, la figlia dello stesso in pericolo e un buldog come special guest. Terriers fa il suo sporco lavoro e lo fa meglio di molti altri crime dall'aria più pulita. I due partner (riconosciuti così solo in vermont come ci ricorda il giovine della coppia) sono il motore primo della serie e per questi brevi quaranta minuti ruggiscono al punto giusto, fanno a cazzotti, rapiscono cani e si metto contro il boss cittadino. quindi se siete orfani di Marlow e volete un po' di sano divertimento in salsa buddy buddy Terriers non vi deluderà.

Alla fine della prima puntata il buldog è fuori dai giochi, ma sto per iniziare la seconda puntata e mi sa che ci risentiremo presto fellas!

lunedì 3 gennaio 2011

Friday Night Love


Perchè?
A volte me lo domando anche io, a volte mi faccio impressione da solo.
La domanda è semplice: perchè sono quattro giorni che mi addormento alle 4:00 di notte per vedere Friday nights lights? Perchè mi infliggo questa tortura?
La suddetta serie è il tipico teen drama sullo sfondo di una piccola cittadina del texas i cui unici pensieri sono il football, pregare il signore e scopare come ricci provando tutti gli incroci di coppia possibili (in piena tradizione teen). Come al solito i "ragazzi" hanno trent'anni, sono tutti fotomodelli e risolvono qualunque problema gli si ponga sul cammino in 45 minuti (giusto il tempo di una puntata). Allora perchè continuare a vedere queste vaccate? Cosa mi ha spinto a vedermi nell'ordine: Dawson's Creek,One tree hill, Veronica Mars, O.C., Gossip Girl,October road. E' forse colpa della mia insonnia? Sì è per colpa della mia insonnia, ma sospetto anche un motivo più profondo. Queste serie dozzinali e stucchevoli, hanno il gran pregio di essere davvero poco impegnative (infatti il momento vaccata scatta sempre dopo le 2:00) non solo, sono anche confortantemente prevedibili, e il loro successo risiede principalmente in questa loro leggerezza e scontatezza. E' proprio quello che richede lo spettatore medio (o mezzo addormentato). A questo fattore si aggiunge sicuramente il fascino di 14enni che in realtà fanno le pin-up per playboy e il segreto desiderio che ognuno di noi ha di ripetere ad infinitum la fase dell'innamoramento. Si può notare come in questo tipo di serie è il corteggiamento, il primo bacio o i primi appuntamenti a tenere desta l'attenzione degli spettatori, le storie d'amore dei personaggi non sono mai davvero consumate, mai approfondite, perchè lo spettatore è come un vampiro in caccia di sangue, vuole sempre più flirt, sempre più primi baci, sempre più riappacificazioni.
In sostanza questo tipo di serie crea dei veri e propri voyeur dell'innamoramento assolutamente disinteressati dalle relazioni, convinti che dopo il primo bacio si sta insieme per 90 minuti (giusto il tempo di due puntate) e poi ci si lascia per provarci con il prossimo amico, in un'infinita sequela di accoppiamenti in un gruppo tanto piccolo che fossero parenti ne nascerebbero solo figli storpi.

Sono proprio intelligente...
ora però vi lascio che devo finire di leggere le anime morte di Gogol in linga originale ed è assolutamente un caso che abbia contemporaneamente finito di scaricare la quarta serie di Friday Night Lights.

domenica 2 gennaio 2011

Made in UK (Parte3di6): Misfits


Se Misfits fosse un libro e avesse una di quelle fascette gialle con una frase d'effetto questa potrebbe:
-Peter Petrelli mi può succhiare il pisello-
o anche:
-Come gli X-men, ma strafatti di metanfetamine-

Misfits non è un capolavoro, non è neanche tanto originale (praticamente è skins con i superpoteri),ma resta comunque un importante passo nella definizione di "Gli inglesi sanno fare televisione".
Ma facciamo un passo indietro, Misfits ha una trama che non si può certo dire innovativa: un gruppo di ragazzi destinati ai servizi sociali viene investito da uno strano temporale che gli concede strani poteri. E fin qui tutto bene, ma la genialità di un prodotto come Misfits è di portare dissacrare i miti sugli eroi (e non semplicemente levargli il costume)e sopratutto farlo con una produzione a costi ridottissimi.
Ad ottenere superpoteri per una volta non sono ragazzetti con la media del dieci e la morale di un chierichetto, ma ragazzacci di strada che non vedono l'ora di fare la cosa sbagliata. E di cose sbagliate in Misfits se ne vedono parecchie, il pacchetto completo alla Skins; sesso, droga e parolacce. Il tutto è condito da effetti speciali da fiera di campagna che invece di togliere qualcosa alla produzione gli aggiungono un tocco trash il cui fascino non è certo da sottovalutare.
La scelta delle ambientazioni, l'east end di Londra, dona a tutta la serie un aspetto molto "street" o anche "underground", non mi vengono altri termii deficienti per descrivere la periferia, ma vi assicuro che vedrete una londra che non ha nulla a che fare con il Big Bang o Westminster.
A completare il pacchetto (è forse anche la vera colonna portante della serie) l'interpretazione folle e irrefrenabile di Robert Sheehan che dal primo minuto si esibisce in un'infinita serie di battute alle quali un camionista arrossirebbe come una signorina. Il suo personaggio, Nathan, è una mina vagante sempre pronto dotato di un'inesauribile carica sovversiva ai limiti del parossistico (visto che belle parole che conosco).
Misfits come ho già spiegato forse non sarà un capolavoro, ma è una produzione tanto intelligente e ha sceneggiature e caratterizzazioni tanto perfetti, che non può farsi volere male.

-Misfits è il what-if definitivo: e se spiderman fosse nato a scampia o a San Basilio?-

sabato 1 gennaio 2011

Made in UK (Parte 2di6): Red Riding


Due studenti di cinema, uno italiano e l'altro inglese.
Domanda -Cos'è un film tv, magari anche a puntate?-
Risposta (ITA) -Una porcheria con attori cani e registi ancora più cani seguiti da direttori della fotografia daltonici-
Risposta (UK) -Capolavori come Red Riding-

Ho avuto il piacere di vedere Red Riding al film festival di Roma. Ho avuto il piacere di vederli in una maratona e in lingua originale. Ho avuto il dispiacere di scoprire che per qualche oscura ragione non è mai passato nè mai passerà sugli schermi italiani.
Red riding è l'adattamento di una serie di Libri di David Peace, in una triologia prodotta da Channel 4 (Tv pubblica) e diretta da tre diversi registi e interpretata da attori di calibro (per la lunga lista di nomi vi rimando alla pagina wikipedia di cui però vi sconsiglio la lettura se non volete bruciarvi la trama.
La narrazione si snoda in tre anni, 1974, 1980, 1983, seguendo le vicende di una cittadina dello Yorkshire stretta dalla morsa di una polizia orribilmente corrotta e da un efferato assassino. I primi due episodi sembrerebbero autoconclusivi, mentre il terzo come in una sorta di catarsi ci mostra la redenzione della città e dei personaggi che la popolano dispiegando anche il mistero dello Yorkshire ripper.

La fotografia è magistrale, scura, ma potente, con inquadrature ardite e soluzioni di regia improponili per gli sceneggiati del bel paese. Il primo episodio è girato in 16 millimetri, il secondo in 35 millimetri e il terzo con Red one (camera digitale capace di registrare immagini alla risoluzione massima di 4K). Gli attori formano un cast solidissimo, con una menzione d'onore per Adrew Garfield protagonista del primo episodio e Paddy Considine ispettore nel secondo e nel terzo.

Quindi cosa ci insegnano gli alieni al di là della manica:
1)I poliziotti a volte (spesso nella vita reale) sono i cattivi
2)Non tutti gli agenti hanno la scollatura di Emanuela arcuri, aluni sono brutti e bevono come non ci fosse un domani
3)E' possibile sperimentare quando si gira per la televisione...sì sperimentare non smarmellare.
4)Se il film lo fai scrivere da un vero scrittore e non dal cognato del figlio dello zio del Re d'italia, che tra l'altro fa l'idraulico, allora c'è una buona possibilità che le storie narrate siano per lo meno coerenti.
5)Se il regista sperimenta e lo sceneggiatore è addirittura un vero scrittore allora devi rinunciare a scoparti tutto il cast femminile e scegliere gli attori per come recitano (eretico che sono).

In conclusione, voglio dire che ho volutamente glissato sulla trama per evitare di rivelare troppo, ma posso assicurarvi che film come Red Riding sono difficilmente dimenticabili e sconsolantemente anni luce avanti a produzioni italiane, anche bellissime, come Romanzo Criminale.

Come in quei film in cui alla fine appaioni òle scritte che ci dicono che fine hanno fatto i personaggi:
Lo studente di cinema Italiano ha 32 anni, un bimbetto per il nostro paese, lavora come aiuto regista, ma per pagarlo meno figura come attrezzista. E' alla settima stagione di "Carabinieri".
Lo studente inglese invece ha 32 anni, l'età giusta per diventare direttore di un canale televisivo.