martedì 29 marzo 2011

Una vita da soggettista



Vorrei scrivere fumetti, non mi frega (per ora) quasi nulla del pagamento, eppure il mio impegno costante è scrivere sempre e solo montagne di soggetti. Adoro scrivere soggetti, ma è come farsi una sega con una donna nuda al fianco; la prima volta è anche divertente, ma poi inizi a pensare che si potrebbero anche cose più divertenti da fare con una donna nuda.
La mia impressione è che in Italia ci siano teche invisibili sopra le poche donne nude disponibili, teche imbrattate da noi esordienti con shizzi/soggetti, ma che non ci permettano mai di arrivare alle tette nella scatola.
Vorrei che fosse chiaro che non dico certo di voler stropicciare le tette alla Bonelli o a chissà chi, il mio sconforto invece risiede nel fatto che tra stelle e stalle nel mondo del fumetto c'è una grande desolazione.
Come si smette di essere esordienti? Come si impara a fare gli sceneggiatori?
La risposta che mi sentirei di dare è scrivendo una mezza tonnellata di sceneggiature per piccole, anzi minuscole case editrici, creando così la propria professionalità.
Ma dove sono tutte queste piccole case editrici e soprattutto, pubblicano giovani esordienti?
Una via per noi eterni soggettisti è quella che ci ha gentilmente offerto RRobe (qua e qua)... se c'è qualcuno che legge il mio blog e non ci è arrivato direttamente dal link che ha messo Roberto vi consiglio di leggere i suoi due post sull'autoproduzione.
Il mio unico rammarico nel caso dell'autoproduzione è saltare tutte le stroncature di un editing dall'alto, che magari per uno sceneggiatore già affermato è solo una rottura di palle, ma che per noi esordienti sarebbe invece un modo per farci le ossa.
Quindi la via è l'autoproduzione?
Ve lo saprò dire tra qualche tempo.
Che senso ha questo post?
Nessuno mi stavo giusto sfogando un po'.

Concludo dicendo che sono infinitamente fortunato, ho conosciuto persone che mi hanno sempre aiutato e compagni schizzator...esordienti con cui continuo a pedalare verso la cima della salita, ma la mia è una preoccupazione più generale: come si fa a scrivere bei fumetti se mancano gli spazi per fare gavetta?

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