lunedì 28 marzo 2011

Dungeons and beer!


L'ultima giocata non è iniziata sotto buoni auspici...
Diciamo pure che se un indovino avesse dovuto predire il futuro osservando il volo degli uccelli, avrebbe fatto parecchia fatica ad incontrarne uno che volava dritto.
Avevamo lasciato il nostro gruppo (formato da me, Roberto, Giulio, Federico, Riccardo e l'eminentissimo master Giovanni) alle prese con un'infestazione di goblin e lo ritroviamo alla corte del magnifico Dio della Birra (di cui sotto una diopositiva).

Ora non voglio mettere in dubbio l'integrità morale del buon Riccardo Torti, ma l'altra sera l'impersonazione nel personaggio lo ha portato a trincare un tantino troppo con una sequenza di discutibili scelte come quella di gettarsi da una finestra e diventare il messia del sopracitato Dio.

Ma andiamo per ordine. Lupulus (diminutivo inventato ad hoc per il nuovo Dio) ci ha prelevati ancora trionfanti per aver difeso il villaggio e ci ha trasportati in un diverso piano di esistenza. Qui il suo noioso tirapiedi ci ha informato di quanto Lupulus abbia bisogno di noi... uno fra tutti è stato contento di accettare.


Investiti di un nuovo sacro compito (combattere un generico male) siamo tornati sul nostro piano dove una dolce fanciulla ha messo il personaggio di Roberto difronte a una prova assai più materiale e definita.

Il nobile cavaliere ha resistito...

...almeno una decina di secondi ha resistito.

Nel frattempo il personaggio di Riccardo ha abbracciato la sua fede: letteralmente.

Mentre le manie da piromane dinamitardo dell'alchimista di Giulio non si sono sopite.

Il mio personaggio nelle vignette è tornato ad essere leggermente meno gay.


Ma i nostri impavidi eroi ancora non sapevano quanto il male fosse a loro vicino, quanto il suo alito fetido avesse già ammorbato l'aria che respiravano. La prova ultima della serata è stata un temibile...
Un feroce...
Un inarrestabile...
Un terrificante...
Goblin!
Un goblin nascosto nell'armadio di un bambino ha messo in scacco tutto il gruppo

Ora non voglio dare colpe a nessuno, ma forse un bicchierino di Lupulus in meno avrebbe di certo giovato alle abilità tattiche del barbaro di Riccardo...per Roberto questa scusa non regge.
Riccardo -Salto dalla finestra così ostacolo la fuga di quel mostro infame-
RRobe -idiota-
Riccardo (salta)
Giovanni: -Ti sei rotto quasi l'osso del collo, ma ne è valsa decisamente la pena, ora il tuo personaggio sa per certo che cadere dal secondo piano fa male-
Giovanni: -è il tuo turno Roberto-
RRobe: (Ci pensa su)
RRobe: (Continua a pensare)
RRobe: -Mi butto appresso all'orco, la sua mi è parsa una buona idea-

Ho imparato quanto la capacità di sintesi sia un dono di Federico, imparatelo anche voi:

Vi lascio un'ultima perla, questo è quello che pretendeva Riccardo per aver ucciso due goblin...ed era ancora sobrio.

P.S. i disegni sono di RRobe Federico e il Torti. La reiterata confusione razziale fra i due, ben distinti, gruppi razziali dei goblin e degli gnomi, ha fatto sì che io Giulio e Federico si sia deciso di mettere su un sindacato; la prossima volta posterò i punti chiave su cui si fonda la nostra comunità di illuminati.

1 commento:

Giovanni Masi ha detto...

Secondo me, sia Rob che Riccardo sono convinti di aver avuto una GRANDE idea...