martedì 8 giugno 2010

Il vecchio Elmore spara ancora


Mi è capitato in questi giorni di scorrere la lista delle serie che traduce Itasa in cerca di qualcosa nel vasto panorama televisivo statunitense che mi stuzzicasse. Devo dire che quando come me si raggiungono alte vette di virtuosismo nerd è difficile trovare qualcosa di inesplorato. Arrivato alla lettera J della lista mi sono accorto che "Justified" mi era passato sotto gli occhi tante volte senza avergli concesso neanche un'occasione. La serie approdata a marzo nel maremagnum televisivo non aveva si era ancora guadagnata un posto nel mio palinsesto e, considerato che è solo tempo di esami e lavoro come bagnino solo tutti i week-end, ho trovato asolutamente imprescindibile la visione di almeno un episodio. Quindi attivo i miei potenti mezzi di scaricatore piratesco e mi accomodo sul divano per guardarmi Justified... ok lo ammetto ho scaricato i primi 4 episodi e non solo il primo, ma dopo Spartacus non posso fare a meno di non fidarmi delle season premiere. Comunque il primo e il secondo episodio scorrono veloci, tra le battute ben assestate del protagonista, il favoloso Timothy Olyphant, che per l'occasione dopo il compianto deadwood riveste gli stivali e il cappello da cowboy. La storia infatti segue le vicende di un Us Marshal dalla pistola facile che viene costretto a tornare a operare nel kentuky vicino a dove è nato è cresciuto. Comuqnue sia per tornare a me e al mio divano, le prime due puntate se ne sono andate beate e tranquille e il mio cervelletto nerd inizia a girare. Justified mi offre una carrellata di personaggi eccezionali e un sacco di azione vecchio stampo, Raylan Givens, il protagonista, è un vero pistolero tutto onore e occhiatacce, nato nell'epoca sbagliata. Il contrasto fra la sua figura e il balordo Kentucky dei giorni nostri crea situazioni paradossali e, per questo, gustosissime. Ma più mi godo il telefilm più un tarlo si insinua nella mia mente. Arrivo alla 7° puntata (ok devo studiare e tutto il resto ma erano le 4 del mattino...chi studia alle 4!) e finalmente mi accorgo di cosa solleticava il fondo del mio teschio: nascosta dietro i sottotitoli scaricati freschi freschi da Itasa, ogni puntata si apre con la scritta "Based on the novel Fire in the hole written by Elmore Leonard" e poi "Executive producer Elmore leonard". A quel punto tutti i pezzi vanno a posto; le battute sagaci, i tipi machos con le pistole, le pupe semprenei guai, dietro Justified c'era lo zampino dell'immenso Leonard il signore del Thriller americano. Le altre 5 puntate sono andate giù in un sol boccone con pennichella finale sul divano.

Quindi se vi capita date una possibilità a Justified e aspettate un paio di puntate che ingrani, insomma, a fidarsi di Elmore Leonard non si è mai pentito nessuno!

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