giovedì 24 gennaio 2008

Capitolo I: In un tempo freddo e oscuro



(pubblicherò più o meno una pagina alla settimana del mio racconto lungo...mi scuso se a volte non riuscirò a concludere degnamente ogni parte, ma...lavoro per voi ; )


Roma, gennaio 1985


Un capannone scuro e solitario sorgeva in mezzo al campo innevato, piegato su un lato dal vento, gridando, ad ogni nuova folata, con la voce stridula di una donna arrabbiata. La neve tutto intorno era sporca, macchiata di smog e fango, ma era pur sempre neve.

-Mai vista neve a Roma!-

Il Maresciallo Antonini sputò fuori le parole con il fumo della sigaretta, pentendosi in un momento d'aver lasciato nell'auto la sciarpa e il berretto.

Il Brigadiere Capo Bartolomeo Ricceri, che gli camminava accanto, sorrise e guardò verso la strada lontana, uno schizzo nero in quel candore sporco. La città non era ancora arrivata fin lì; Casal dei Pazzi somigliava ancora al posto in cui era cresciuto, fatta eccezione per quel palazzone solo e brutto di Via Lagostina.

Ricceri e il Maresciallo non erano arrivati sul posto che alle quattro del pomeriggio, ma la denuncia del ritrovamento era stata fatta subito dopo l'ora di pranzo. Aveva chiamato una signora, tanto agitata da mettere il pepe al culo anche al centralinista che era schizzato su come un tappo di spumante e aveva fatto rapporto al capitano con gli occhi spiritati di chi si è appena imbattuto in un fantasma. Avevano subito avvertito il comando di zona e la scientifica, ma la nevicata aveva bloccato la maggior parte delle strade.

Il Maresciallo e il Brigadiere non erano arrivati che al tramonto.


Oltrepassarono il cordone attorno al capanno. Gli scarponi che scricchiolavano sulla neve erano l'unico suono nel parco, i carabinieri, schierati attorno al luogo del delitto, stavano insolitamente in silenzio, davano le spalle all'aria recintata, pallidi come lenzuoli.


Lei era distesa nella neve, le labbra blu, i capelli biondi incrostati di ghiaccio, due profondi tagli sulle orbite, il corpicino rannicchiato su se stesso come un micio addormentato.


Ricceri corse fuori dal cordone, si inginocchiò nella neve e fu scosso da un conato. Il Maresciallo gli si avvicinò da dietro e gli porse un fazzoletto.

-Hai una figlia Meo-

Era un'affermazione, ma il brigadiere si ripulì le labbra e rispose lo stesso.

-Si chiama Maria signore- un altro conato -ha cinque anni-

-Ritornatene alla macchina allora. Serpieri e Barletta stanno arrivando, se ne occuperanno loro-

Bartolomeo si rialzò tremando

-Signore, se permette vorrei poter seguire il caso. Proprio perché sono un padre è una cosa che devo fare-

-Non c'è bisogno, Meo. Abbiamo già abbastanza uomini-

Il brigadiere si scosse e guardò dritto negli occhi il superiore

-Pietro sai che, semplicemente, non posso restarne fuori-


Tornarono insieme allo spiazzo davanti il capanno.

Il medico legale era piegato sul cadavere, di solito impassibile e freddamente efficiente, questa volta pareva, invece, visibilmente scosso. Quando il maresciallo gli chiese un rapporto preliminare quello lo sommerse di informazioni, come se l'analisi scientifica dell'accaduto lo rendesse meno cruento, meno agghiacciante, meno animale.

-La vittima non è stata ancora identificata, ma a occhio e croce dovrebbe avere sui dieci anni. La causa del decesso, come attestano i lividi intorno alla gola, è il soffocamento, è stata strangolata a mani nude, ma l'ora del decesso sarà difficile da accertare considerato che il corpo è rimasto per molto tempo nella neve. Le incisioni agli occhi sono sicuramente post mortem- il medico sembrò ancora più a disagio. Con una stecca di legno aprì la bocca della bambina.-dentro la cavità orale è stato incastrato uno straccio. Anche questo deve essere stato fatto a morte già avvenuta e...ci sono anche segni di violenza-


Il Maresciallo e Ricceri si allontanarono

-Cosa ne pensi Meo?-

-Penso che il pedofilo l'abbia uccisa per paura di essere beccato e che probabilmente e stato il suo primo crimine. Gli ha cavato gli occhi e tappato, letteralmente, la bocca. Forse per esorcizzare la possibilità che lei ci rivelasse qualcosa di lui, o forse si vergognava e non voleva essere visto dalla sua vittima, magari ha dei figli e si sente in colpa, magari è un dannato psicopatico-

Il maresciallo lo fulminò con uno sguardo, poi con il tono più imperioso possibile ordinò:

- Avverti la squadra di controllare palmo a palmo la zona, poi di interrogare il vicinato. Vorrei anche che parlassi con chi ha trovato il corpo e fammi sapere a chi appartiene il capanno e per cosa lo utilizza- poi con un tono più caldo -Meo, sono ancora disposto a dare il caso a qualcun altro. Pensaci bene-

Il brigadiere si mise sull'attenti, pronto a eseguire gli ordini.