domenica 23 gennaio 2011

Come eravamo

Ecco il nuovo Spartacus, un prequel in cui si narra l'ascesa del gallico, ma prima il vecchio spartacus...c'è grande tristezza nell'aria, l'attore dello spartacus originale sta molto male, il cancro non gli permetterà di affettare nuovi culturisti nell'arena tifiamo tutti per te, comunque.



domenica 16 gennaio 2011

un dolce 2011 con BBC1

Uguale uguale a Rai uno

venerdì 14 gennaio 2011

Assassin's Creed il fumetto


Non ho mai letto il fumetto, ma farei dieci minuti di silenzio per chi ha scelto di usare la parola "Game" al posto di "videogioco" o semplicemente "gioco".
Comunque volevo anche augurarvi buona night.

giovedì 13 gennaio 2011

Red i pericoli della pensione


I pericoli della pensione sono che sei mezzo rincoglionito e finisci a fare Red.
La storia è easy, un gruppetto formato da mostri del cinema Morgan Freeman, Bruce Willis, Helen Mirror e John Malkovic, sono spie in pensione che per un verso o per un altro diventano gli obbiettivi della CIA stessa che ha ordinato la loro eliminazione perchè testimoni di un'operazione che ora vogliono insabbiare.
Bruce si incazza e anche se lo chiamano a più riprese nonnetto spacca il culo a tutti. Morgan Freeman a un certo punto si veste da dittatore Africano con tanto di mostrine d'oro, raso celestino e rayban. John Malkovic fa il pazzo come nessuno mai. Helen Mirror è glaciale è comicamente elegante mentre scarica un uzi contro i nemici.
Il problema del film quindi non sta certo nel cast (che comunque recita con il freno a mano e l'ancora e il paracadute e magari anche sotto effetto di morfina), il grosso problema di Red è che manca completamente la storia, o meglio quella che c'è è assolutamente priva di credibilità; attenzione non sto dicendo che mi aspettavo una spy story alla "I tre giorni del Condor", sapevo che era una commedia, ma se l'obbiettivo era esagerare l'hanno fatto troppo poco e la sensazione che si continua ad avere per tutto il film è di una grande occasione sprecata.
Red quindi rimane appeso, nè carne nè pesce retto unicamente dalla grande goduria di vedere i vecchietti in azione e da qualche colpo di genio di Malkovic (il migliore considerando la paresi facciale del mitico Bruce).

martedì 11 gennaio 2011

Chi li indovina?

Vediamo se c'è qualche nerd d'alto livello che riesce a indovinare tutti i film contenuti in questo video eccezionale... una aiutino sono 35!

35mm from Felix Meyer on Vimeo.

venerdì 7 gennaio 2011

Made in UK (Parte4di6): Top Gear



Ed ora il ritorno del mio gioco preferito, se non siete bravi con i cruciverba e i rebus per voi non hanno nessun senso allora(metterci accanto le istruzioni non sarebbe poi un disonore tanto grande) allora venite a divertirvi con:

Scova le 20000 piccole differnze seconda edizione
Per primo vi presento Top Gear direttamente dalla televisione pubblica della Regina.



E ora il nostrano Easy Rider della televisione del Re nano.



Ora sono disposto ad ammettere che non in tutte le puntate di Top Gear una land rover sfida un carrarmato, ma potete essere sicuri che se non amate proprio alla follia i motori nessuna delle puntate di Easy Rider vi terrà svegli fino alla fine.
Top Gear è un vero e proprio show (a differenza della maggior parte dei programmi d'auto). La follia dei tre conduttori trascina lo spettatore in gare improbabili come quella nel video. L'ironia tagliente che permea il programma è in gran parte merito del conduttore in capo Jeremy Clarkson che definisce gli americani dei "coloni" e che ci avverte che il navigatore satellitare delle BMW tende a farci invadere la Polonia è stato inoltre accusato di Omofobia, di aver promosso una guida irresponsabile e dannosa all'ambiente. Questo a fatto sì che diventasse il mio mito personale.
Top Gear si fregia di una lunga serie di rubriche a dir poco geniali come:
1) Il muro Cool/Uncool in cui la panda 4x4 finisce tra i Cool perchè -Inquina e costa poco-.
2) Il muro dei record in cui gli ospiti Vip della trasmissione vedono registrati i loro tempi in pista con la terrificante Suzuki Liana (Geri Halliwell la spice, è indecorosamente al 52° posto)
3) L'auto dell'anno con i seguenti responsi:
In conclusione top Gear è lo show automobilistico più scorretto e geniale che la televisione ci abbia mai donato, l'unico (secondo il parere di chi possiede una panda a metano) in grado di tenere desta l'attenzione degli spettatori meno appassionati.

giovedì 6 gennaio 2011

Terzo e ultimo


Terzo e ultimo post su Terriers...
Ricordate cosa ho scritto sul primo post? E sul secondo?
dimenticate tutto...Terriers è dinamite pura, concedetegli tre episodi per misurare la miccia e allontanarsi dal luogo dove è piazzata l'artiglieria e aspettate il botto.

BOOM!!!

Ci risentiamo quando finisco la prima stagione.

Welcome new friend


Il ritorno del buldog terrier, special guests un bassottino e un gigante che somiglia spaventosamente a Javier Barden. La seconda puntata gira veloce e sicura verso mete imprevedibili. decisamente Terriers mi ha convinto, anche più di quanto avrei mai pensato. Le battute hanno buon ritmo e la trama orizzontale sembra prendere piede, ho anche scoperto che oltre a me piace anche ai goodfella del Times che lo mettono nella top ten dell'anno. Spero continui su questi ritmi perchè avevo qualche problema a riempire i quaranta minuti al giorno che sprecavo a dormire.

Terriers: brutti, sporchi, ma buoni


Buddy buddy classico, il primo ex poliziotto ex bevitore, attualmente al verde, gira su un pick up con la pubblicità di un lavapiscine. L'altro giovane good looking con good looking girl al seguito e moto d'ordinanza. Sono una coppia perfetta di improbabili detective senza licenza.
La prima puntata si muove su basi sicure, c'è il cattivo potente, l'ex amico ubriacone, la figlia dello stesso in pericolo e un buldog come special guest. Terriers fa il suo sporco lavoro e lo fa meglio di molti altri crime dall'aria più pulita. I due partner (riconosciuti così solo in vermont come ci ricorda il giovine della coppia) sono il motore primo della serie e per questi brevi quaranta minuti ruggiscono al punto giusto, fanno a cazzotti, rapiscono cani e si metto contro il boss cittadino. quindi se siete orfani di Marlow e volete un po' di sano divertimento in salsa buddy buddy Terriers non vi deluderà.

Alla fine della prima puntata il buldog è fuori dai giochi, ma sto per iniziare la seconda puntata e mi sa che ci risentiremo presto fellas!

lunedì 3 gennaio 2011

Friday Night Love


Perchè?
A volte me lo domando anche io, a volte mi faccio impressione da solo.
La domanda è semplice: perchè sono quattro giorni che mi addormento alle 4:00 di notte per vedere Friday nights lights? Perchè mi infliggo questa tortura?
La suddetta serie è il tipico teen drama sullo sfondo di una piccola cittadina del texas i cui unici pensieri sono il football, pregare il signore e scopare come ricci provando tutti gli incroci di coppia possibili (in piena tradizione teen). Come al solito i "ragazzi" hanno trent'anni, sono tutti fotomodelli e risolvono qualunque problema gli si ponga sul cammino in 45 minuti (giusto il tempo di una puntata). Allora perchè continuare a vedere queste vaccate? Cosa mi ha spinto a vedermi nell'ordine: Dawson's Creek,One tree hill, Veronica Mars, O.C., Gossip Girl,October road. E' forse colpa della mia insonnia? Sì è per colpa della mia insonnia, ma sospetto anche un motivo più profondo. Queste serie dozzinali e stucchevoli, hanno il gran pregio di essere davvero poco impegnative (infatti il momento vaccata scatta sempre dopo le 2:00) non solo, sono anche confortantemente prevedibili, e il loro successo risiede principalmente in questa loro leggerezza e scontatezza. E' proprio quello che richede lo spettatore medio (o mezzo addormentato). A questo fattore si aggiunge sicuramente il fascino di 14enni che in realtà fanno le pin-up per playboy e il segreto desiderio che ognuno di noi ha di ripetere ad infinitum la fase dell'innamoramento. Si può notare come in questo tipo di serie è il corteggiamento, il primo bacio o i primi appuntamenti a tenere desta l'attenzione degli spettatori, le storie d'amore dei personaggi non sono mai davvero consumate, mai approfondite, perchè lo spettatore è come un vampiro in caccia di sangue, vuole sempre più flirt, sempre più primi baci, sempre più riappacificazioni.
In sostanza questo tipo di serie crea dei veri e propri voyeur dell'innamoramento assolutamente disinteressati dalle relazioni, convinti che dopo il primo bacio si sta insieme per 90 minuti (giusto il tempo di due puntate) e poi ci si lascia per provarci con il prossimo amico, in un'infinita sequela di accoppiamenti in un gruppo tanto piccolo che fossero parenti ne nascerebbero solo figli storpi.

Sono proprio intelligente...
ora però vi lascio che devo finire di leggere le anime morte di Gogol in linga originale ed è assolutamente un caso che abbia contemporaneamente finito di scaricare la quarta serie di Friday Night Lights.

domenica 2 gennaio 2011

Made in UK (Parte3di6): Misfits


Se Misfits fosse un libro e avesse una di quelle fascette gialle con una frase d'effetto questa potrebbe:
-Peter Petrelli mi può succhiare il pisello-
o anche:
-Come gli X-men, ma strafatti di metanfetamine-

Misfits non è un capolavoro, non è neanche tanto originale (praticamente è skins con i superpoteri),ma resta comunque un importante passo nella definizione di "Gli inglesi sanno fare televisione".
Ma facciamo un passo indietro, Misfits ha una trama che non si può certo dire innovativa: un gruppo di ragazzi destinati ai servizi sociali viene investito da uno strano temporale che gli concede strani poteri. E fin qui tutto bene, ma la genialità di un prodotto come Misfits è di portare dissacrare i miti sugli eroi (e non semplicemente levargli il costume)e sopratutto farlo con una produzione a costi ridottissimi.
Ad ottenere superpoteri per una volta non sono ragazzetti con la media del dieci e la morale di un chierichetto, ma ragazzacci di strada che non vedono l'ora di fare la cosa sbagliata. E di cose sbagliate in Misfits se ne vedono parecchie, il pacchetto completo alla Skins; sesso, droga e parolacce. Il tutto è condito da effetti speciali da fiera di campagna che invece di togliere qualcosa alla produzione gli aggiungono un tocco trash il cui fascino non è certo da sottovalutare.
La scelta delle ambientazioni, l'east end di Londra, dona a tutta la serie un aspetto molto "street" o anche "underground", non mi vengono altri termii deficienti per descrivere la periferia, ma vi assicuro che vedrete una londra che non ha nulla a che fare con il Big Bang o Westminster.
A completare il pacchetto (è forse anche la vera colonna portante della serie) l'interpretazione folle e irrefrenabile di Robert Sheehan che dal primo minuto si esibisce in un'infinita serie di battute alle quali un camionista arrossirebbe come una signorina. Il suo personaggio, Nathan, è una mina vagante sempre pronto dotato di un'inesauribile carica sovversiva ai limiti del parossistico (visto che belle parole che conosco).
Misfits come ho già spiegato forse non sarà un capolavoro, ma è una produzione tanto intelligente e ha sceneggiature e caratterizzazioni tanto perfetti, che non può farsi volere male.

-Misfits è il what-if definitivo: e se spiderman fosse nato a scampia o a San Basilio?-

sabato 1 gennaio 2011

Made in UK (Parte 2di6): Red Riding


Due studenti di cinema, uno italiano e l'altro inglese.
Domanda -Cos'è un film tv, magari anche a puntate?-
Risposta (ITA) -Una porcheria con attori cani e registi ancora più cani seguiti da direttori della fotografia daltonici-
Risposta (UK) -Capolavori come Red Riding-

Ho avuto il piacere di vedere Red Riding al film festival di Roma. Ho avuto il piacere di vederli in una maratona e in lingua originale. Ho avuto il dispiacere di scoprire che per qualche oscura ragione non è mai passato nè mai passerà sugli schermi italiani.
Red riding è l'adattamento di una serie di Libri di David Peace, in una triologia prodotta da Channel 4 (Tv pubblica) e diretta da tre diversi registi e interpretata da attori di calibro (per la lunga lista di nomi vi rimando alla pagina wikipedia di cui però vi sconsiglio la lettura se non volete bruciarvi la trama.
La narrazione si snoda in tre anni, 1974, 1980, 1983, seguendo le vicende di una cittadina dello Yorkshire stretta dalla morsa di una polizia orribilmente corrotta e da un efferato assassino. I primi due episodi sembrerebbero autoconclusivi, mentre il terzo come in una sorta di catarsi ci mostra la redenzione della città e dei personaggi che la popolano dispiegando anche il mistero dello Yorkshire ripper.

La fotografia è magistrale, scura, ma potente, con inquadrature ardite e soluzioni di regia improponili per gli sceneggiati del bel paese. Il primo episodio è girato in 16 millimetri, il secondo in 35 millimetri e il terzo con Red one (camera digitale capace di registrare immagini alla risoluzione massima di 4K). Gli attori formano un cast solidissimo, con una menzione d'onore per Adrew Garfield protagonista del primo episodio e Paddy Considine ispettore nel secondo e nel terzo.

Quindi cosa ci insegnano gli alieni al di là della manica:
1)I poliziotti a volte (spesso nella vita reale) sono i cattivi
2)Non tutti gli agenti hanno la scollatura di Emanuela arcuri, aluni sono brutti e bevono come non ci fosse un domani
3)E' possibile sperimentare quando si gira per la televisione...sì sperimentare non smarmellare.
4)Se il film lo fai scrivere da un vero scrittore e non dal cognato del figlio dello zio del Re d'italia, che tra l'altro fa l'idraulico, allora c'è una buona possibilità che le storie narrate siano per lo meno coerenti.
5)Se il regista sperimenta e lo sceneggiatore è addirittura un vero scrittore allora devi rinunciare a scoparti tutto il cast femminile e scegliere gli attori per come recitano (eretico che sono).

In conclusione, voglio dire che ho volutamente glissato sulla trama per evitare di rivelare troppo, ma posso assicurarvi che film come Red Riding sono difficilmente dimenticabili e sconsolantemente anni luce avanti a produzioni italiane, anche bellissime, come Romanzo Criminale.

Come in quei film in cui alla fine appaioni òle scritte che ci dicono che fine hanno fatto i personaggi:
Lo studente di cinema Italiano ha 32 anni, un bimbetto per il nostro paese, lavora come aiuto regista, ma per pagarlo meno figura come attrezzista. E' alla settima stagione di "Carabinieri".
Lo studente inglese invece ha 32 anni, l'età giusta per diventare direttore di un canale televisivo.