domenica 27 giugno 2010

Space without badasses aliens sucks!


Ma quanto cazzo parlano!
è la prima cosa che viene in mente dopo la mia mini maratona di Defying gravity.
La serie è stata brutalmente cancellata quindi non abbiate paura che vi sveli qualche segreto.
Se avete ancora paura fatevi controllare dal medico perchè Defying è barboso fino allo sfinimento, è più noioso di Freud e Proust messi insieme, più noioso della Corazzata Potemkin, più noioso di Proust e Freud che guardano la corazzata Potemkin.
Forse ho un po' esagerato, ma ci siamo vicini.
La storia è semplice: futuro prossimo, viaggi spaziali, parte un gran tour dei pianeti del sistema solare. Naturalmente come vuole la tradizione il viaggio è ammantato di un misterioso mistero. Per le prime dieci puntate il mistero misterioso rimane tale, ma Lost ha fortificato la nostra temperanza Nerd e sappiamo sopportare le attese, o almeno le sappiamo sopportare se c'è qualcosa che ci distrae! Il problema è che in questo caso a distrarci non c'è proprio nulla, non c'è azione, non c'è comicità (il personaggio che dovrebbe tenere la linea comica non strappa neanche un piccolo sorriso) sti tizi sulla nave non fanno mai niente, parlano un casino si fanno enormi pippe mentali si creano i soliti triangoli amorosi (ma manco scopano), ma alla fine dei conti non vola neanche un pugno, nessuno sfodera una pistola laser... mi sa che neanche sanno che è una pistola laser!

Poi alla puntata dieci (o giù di lì) la svolta, si scopre che lo scopo del viaggio è prelevare da ogni pianeta del sistema solare un alieno e che addirittura la nave trasporta il primo ritrovato sulla terra anni addietro e che st'alieno con i suoi poteri psichici sta incasinando il cervello ai cosmonauti.
Ogni bravo nerd cresciuto a pane Alien e Star Trek si aspetterebbe che l'alieno è legato nella stiva sbavante e pronto a uccidere tutti gli astronauti, che qualcuno ci sveli finalmente dove vengono tenute le pistole laser, che magari l'alieno chiami l'amichetti sua e che parta un survivor horror spaziale.
Nulla di tutto ciò; l'alieno è un cosetto luminoso che è (testuali parole degli astronauti)Bellissimo!. Ma porca vacca! Ho aspettato per 400 minuti la svolta della serie, il colpo di coda, l'accelerazione vincente, e mi ritrovo per le mani un alieno che è un incrocio tra una caccola gigante e un flubber deficiente, e no così non vale!

Non mi capita spesso di parlare male di qualcosa che ho visto, sono un fermo sostenitore del silenzio quando si vuole stroncare qualcosa, ma Defying gravity mi ha proprio fatto incazzare, aveva tutte le carte in regola per essere una bella serie (compresa la bona di turno) e invece riesce a essere solo un ottimo tranquillante.

giovedì 24 giugno 2010

La terza gamba


-Il mio nome e RJ Berger, madre natura mi ha fatto magro e bizzarro, strano e pallido, ma mi ha anche dato un dono...e ho intenzione di usarlo- è così che si chiude la prima puntata di “The Hard Times of RJ Berger”.
Rj è un tipico loser da teen movie, fumetti dipendente, occhialuto, come dice lui strano e pallido, ma ha un'arma segreta... RJ ha un cazzo come un cavallo.

Ora ditemi che non volete vedere questa serie...no vi prego abbiate il coraggio delle vostre azioni, prendetevi le vostre responsabilità e ditemi che un nerd superdotato non fa fremere le vostre antenne da geek... stay tuned, RJ secondo me farà molta strada

lunedì 21 giugno 2010

Nerd-tristezza


Spartacus due probabilmente non si farà. Andy Whitfield, l'attore che interpreta il nerboruto gladiatore è malato di cancro e ora subisce la chemioterapia.
Per il prossimo anno però la Starz ci alletta con l'idea di un prequel ambientato nel ludus dove si è addestrato Spartacus.
Ora, non sono proprio pronto a rinfoderare la mia spada giocattolo, smettere di gridare sotto la pioggia il nome del mio mito e deprimermi, ma il rammarico per non poter vedere la vendetta del culturista su una serie di inermi romani barbaramente trucidati e smembrati una lacrimuccia me la strappa.

Apparte la mia nerd-tristezza auguro davvero a Andy Whitfield una pronta guarigione, questa stagione ci mancheranno i tuoi pettorali!

venerdì 18 giugno 2010

Go Liz Lemon, go!


Ho iniziato a vedere 30 rock quando sono rimasto orfano di How I met your mother,e vi parlo delle stagioni dure e pure, quelle in cui Barney e Marshall creavano la magia.
Nostalgie a parte 30 rock fu una vera rivelazione e tutt'ora mi stupisce. La serie è praticamente perfetta. Seguiamo una troupe televisiva che mette in scena un programma comico per la NBC, insomma meta televisione alla Boris. La grandezza di 30 rock però gli deriva da una caratteristica unica, condivisa solo da The office e parks and recreation: non ha personaggi deboli.
Ormai quasi tutte le serie televisive hanno cast allargati e quasi sempre ci dobbiamo sorbire la puntata dedicata al personaggio che odiamo (vedi i cinesi di lost, che poi erano pure giapponesi!).
30 Rock risolve questo problema semplicemente mettendo su il cast perfetto.
Ma andiamo in ordine:
1- Liz Lemon, alias Tina Fey: praticamente interpreta se stessa, è l'ideatrice e una delle sceneggiatrici del programma (e lo è anche nella realtà). Ha rapporti disastrosi con gli uomini e un rapporto altrettanto complicato con il cibo, è anche una super nerd con tanto di vestito da Leila, ma nel suo lavoro è sicuramente la migliore.
Battuta tipo, (spero resista alla mia traduzione):
Jack(il capo di Liz): "Immagina un dessert per due, fatto con vaniglia Tahitiana gelato al caffè affogato al cognac, spolverato con il cioccolato più caro al mondo, l'Amadei Porcelana, coperto da scaglie di tartufo bianco e nero, coronato da una foglia commestibile d'oro a 25 carati. Puoi immaginare nulla di meglio Liz?"
Liz:"Non so hai mai provato a mettere una ciambella nel microonde?"

2- Jack Donaghy alias Alec Baldwin: è il capo di liz e il direttore di produzione del programma, ricco sfondato, chic, ma non altezzoso interpretato da un monumentale Alec Baldwin che alla tenera età di 52 anni si scopre un comico eccezionale.
Battuta tipo: Liz: "perchè stai indossando uno smoking?"
Jack: "Sono le sei Liz! Cosa pensi che sia...un contadino?"

3- Tracy Morgan: star nera dello spettacolo è lo steriotipo vivente della star e del nero, un pazzo a piede libero ultra viziato e fuori dal mondo...lo adorerete!
Battuta tipo: Kenneth (lo stagista): "Signore non può mangiare caramelle se ha il diabete!"
Tracy: "Non c'è nessun collegamento tra la dieta e il diabete. E' un mito inventato dai bianchi, come Larry Bird e il Colorado! Mio padre aveva il diabete e ha sempre mangiato quello che voleva fin quando è morto il giorno in cui sono nato"

E poi ci sono Kenneth l'eterno stagista e Jenna la diva e Toofer l'intellettuale di colore e i cappellini da Baseball di di Frank e le sfighe di Pete e la puntata GENIALE con Al Gore...insomma un universo comico da non perdere per nulla al mondo.

Devo ammettere che la terza stagione aveva subito un calo drastico, ma in queta quarta solo fuochi d'artificio e mi verrebbe da indossare il mio costume da cheerleader e gridare "Go Liz Lemon, GO!".
Ma non ho un costume da Cheerleader, mai avuto, ma un mio amico che ce l'ha una volta l'ha fatto, il mio caro amico Nomeinventato.

Modernariato televisivo


Chi non ha mai visto una puntata di Buffy l'ammazza vampiri anche solo per sbirciare le tette di Sarah Michelle Gellar?
Bugiardi!

Io ne avevo visti davvero pochi di episodi, era il periodo in cui ero uno pseudo snob che leggeva Milton e non sopportava la mediocrità intellettuale del resto del mondo...madonna quanto mi sta sul cazzo il Michele del passato.
I miei gusti però sono migliorati (o peggiorati sosterrebbe qualcuno) e Buffy è riuscita a colpirmi al cuore, non con un paletto.
Ho appena finito di recuperare la visione della prima stagione e devo ammettere candidamente di essere un idiota; ho sempre pensato che Buffy fosse una serie del cazzo con un attrice del cazzo impossibile da sopportare per più di una puntata, beh mi sbagliavo. Buffy ha il grande pregio di prendersi poco sul serio, di scherzare sui luoghi comuni del genere horror e Sarah Michelle Gellar riesce a essere credibile nelle scene d'azione e nelle parti comiche. Neanche gli effetti speciali antidiluviani e i mostri-pupazzoni danno troppo fastidio. Anzi, forse ora questo suo aspetto vintage e un po' trash diventa un'attrattiva ulteriore verso la serie.


Buffy mi ha convinto e si è meritata una seconda stagione di fiducia...vi terrò informati!

giovedì 17 giugno 2010

Lost in somewhere


Ha diviso il pubblico con "Il giardino delle vergini suicide", conosco gente che preferirebbe il suicidio a rivedere il film, altri che lo hanno adorato, poi ci ha incantati tutti, tranne i folli, con "Lost in traslation" e infine ci ha annoiati tutti, tranne chi (quanto lo invidio) si è addormentato, con "Maria Antonietta".

Ora Sofia Coppola, bella a papà, scrive dirige e cooproduce il suo nuovo film "Somewhere". Uscirà nelle sale italiane il 3 settembre e avrà come protagonista un attore sulla cresta dell'onda che vive (annoiato) in albergo tra lussi di ogni genere. A sconvolgere la sua dorata routine, l'arrivo della figlia undicenne che lo riporterà con i piedi per terra.
I punti di contatto con lost in traslation sono molti: i protagonisti sono un uomo e una donna con Bill Murray che era decisamente una figura paterna per la procace Scarlett, si parla anche qui di solitudine e l'ambientazione principale è un grande albergo...nel trailer si intravede anche una scena nella piscina dell'hotel.
Ho visto solo il trailer quindi è su quello che mi baso, ma dopo Maria Antonietta, "Lost in Traslation 2 la vendetta" non può che essere un punto di risalita. Insomma è apparso evidente come la Coppola sia decisamente più a suo agio con tematiche intimistiche e personaggi perduti, quindi io dico ben venga Somewhere, ben venga l'autocitazione!

Ci vediamo al cinema a settembre

mercoledì 16 giugno 2010

Doppia Premiere senza il botto



Negli ultimi giorni mi è capitato di vedere due prime puntate.
Iniziamo dalla premier di Rubicon.
Come avevo già scritto qualche post fa aspettavo con ansia la nuova serie di AMC, con la speranza di un nuovo capolavoro... diciamo che per ora non ho abbastanza elementi per dirvi se sono soddisfatto. Infatti la prima puntata di Rubicon ha molti pregi, ma un fondamentale difetto: non dice praticamente un cazzo.
Sarà una serie lenta, come dopo tutto deve essere una serie che parla di una cospirazione, spero solo che gli sceneggiatori abbiano chiaro il punto d'arrivo e non ci si debba trovare a fare i conti con un altro Lost.
Ma stavo dicendo che Rubicon ha molti pregi; il primo, che molti potrebbero considerare un difetto, è assomigliare molto a un bellissimo film con Robert Redford, "I tre giorni del Condor". Le prime scene con il protagonista (James Badge Dale già notato nel kolossal di spielberg-Hanks the pacific) che entra nella sede dell'agenzia di analisti e le battute scambiate con i suoi colleghi sembrano un chiaro omaggio al film.
Un altro grande pregio della nuova serie targata AMC è sicuramente la cura per la regia e location che farebbero invidia a film per il cinema.
Inoltre sebbene non si dica praticamente un cazzo la prima puntata di Rubicon riesce comunque nell'intento di incuriosire, un po' di voglia di scoprire che tipo di mistero misterioso si celi tra le righe di un cruciverba mi è venuta.

Saltando di palo in frasca, ho visto la prima puntata della nuova stagione di True Blood e devo dire che mi ha tintillato senza sconvolgermi più di tanto.
Bill, il vampiro romantico e affascinante, è stato rapito e Sookie, la freak che può leggere la mente nonsisaperchè, si mette sulle sue tracce. Dietro alla sparizione sembrano esserci le zampe fameliche di Eric e della ragina che segretamente spacciano sangue di vampiro (per chi non ha mai visto la serie il sangue per gli umani è una potentissima droga allucinogena). Comunque sia la prima puntata prosegue senza eccessive emozioni apparte la visione di Eric nudo che immagino abbia sconvolto schiere di emo ermafroditi.
Nel complesso la puntata si merita una sufficienza piena fino agli ultimi minuti in cui l'accolita di Bill, che aiuta Sookie a ritrovarlo, usa il telefonino per scoprire cosa significa un simbolo impresso sul collo di uno dei rapitori...ma esattamente come si fa? Ha digitato "strani simboli che è possibile trovare sul collo di uomini apparentemente correlati con la sparizione di Bill, il vampiro romantico e affascinante"?
Naturalmente ho provato a cercarlo anche io e non si trova nulla ve lo assicuro.

Alla fine delle due premiere devo dire che ero mediamente soddisfatto e la cosa non è proprio positiva quando si parla delle puntate 1 e nel caso di rubicon dell'episodio pilota. Le premiere dovrebbero lasciare senza fiato, magari mentre colpisci ripetutamente la tastiera preso dalla frustazione di non poter vedere una nuova puntata... nè rubicon nè true blood, a mio avviso, ci riescono, ma mentre per rubicon si applica tranquillamente il beneficio del dubbio, true blood sopravvive tra le mie serie preferite solo perchè a fine episodio sono apparsi finalmente i mannari.
Auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!

martedì 15 giugno 2010

Un nerd sotto l'ombrellone è meglio di un regalo sotto l'albero


Per cosa palpitano i nostri cuoricini nerd quando tutti gli altri comuni babbani guardano le repliche di un posto al sole e si sorbiscono per la 300esima volta qualche filmetto di repertorio?
Quest'estate si preannuncia calda per noi series fan, calda alla Torcia umana!

Per prima cosa torneranno i vampiri di True Blood e si vocifera dell'arrivo anche in true blood dei licantropi e addirittura che avremo qualche speranza di sapere il perchè dei poteri di Sookie. Sinceramente non sono in trepidante attesa come l'anno scorso, l'ultima stagione mi ha un po' deluso, troppi sbaciucchiamenti un po' troppa confusione nella season finale. Comunque non voglio certo precludere alcuna possibilità a dei vampiri che non vanno al liceo e che, quando stanno alla luce del sole invece di illuminarsi come delle cazzo di lampadine, bruciano come vuole tradizione. Avete percepito dell'astio nei confronti di Twilight? Chi io? Non è assolutamente vero che ho mangiato il biglietto del cinema a morsi dopo aver visto il primo film!

Vampiri a parte ritorna come ogni estate la nostra MILF preferita; infatti ricomincia a far danni Weeds. Ora devo fare una confessione pesante per un nerd del mio calibro...
...
non ho visto le ultime puntate di Weeds, mi sono un po' annoiato nell'ultima stagione, ma soprattutto mi ha distratto Hung.

Ora a qualcuno può essere sfuggito il gioiellino targato HBO, ma vale la pena recuperarlo in tempo per la stagione 2. Hung è la storia di Ray Drecker. Ray è un professore di ginnastica al liceo deve pagare i costi del suo divorzio e della ricostruzione della casa andata a fuoco. Ray non ha molte qualità, è un l'ex reginetto del ballo, sposato a una cheerleader e lavora nel liceo dove ormai è solo una vechia gloria. Insomma non si è mai scrollato il passato di dosso e non ha mai voluto crescere, ma per tirarsi fuori dai guai ha ancora un arma da sfoderare: ray ha un cazzo molto molto grosso. Quindi come potete capire da voi l'unica soluzione ai suoi problemi è mettersi a fare il puttano. Aiutato dalla più improbabile tra le pappone (certo al femminile), dovrà riuscire a soddisfare casalinghe annoiate e pantero tutto pepe... tutto il resto è storia.

Naturalmente a fine estate non può mancare la mia serata sacra dedicata alla prima puntata di Mad Men. Sugli inviti che distribuirò sarà richiesto l'abito scuro e una forte dose di figaggine.

venerdì 11 giugno 2010

Sangue e tette


Non riesco a convincere i miei amici, per quanto opportunamente nerd, a vedere "Spartacus Blood and Sand". Il problema principale è che la prima puntata è assurdamente brutta: in primis hanno vestito Spartaco come uno spartano di 300, seconda cosa combatte, sempre vestito da spartano di 300 (cioè a petto nudo), in mezzo alla neve e, a meno che non gli scorra nelle vene antigelo la vedo molto dura. Inoltre la sceneggiatura della prima puntata è davvero ridicola e fa venir voglia di lanciare i pop corn contro lo schermo...ok beccato, per le premier mi faccio i pop corn e fingo di essere al cinema...per qualcuna in particolare mi vesto anche elegante.
Comunque ideosincrasie a parte, il problema di spartacus è che è un diesel, magari pure con il motore un po' sporco. Ci mette un po' a carburare, ma quando si entra nel vivo della storia vi accorgerete che ,tra un bicipite scolpito e una tetta al vento, piano piano, vi innamorerete di Spartacus il gladiatore e magari vi ritroverete sotto la pioggia, con una spada giocattolo a gridare -Spartacuuuuus!-...è successo a un mio amico che si chiama Nomeinventato. La prima stagione narra il periodo da gladiatore di Spartacus ed è strapiena di combattimenti mozzafiato in cui scorrono ettolitri di sangue e si fa sfoggio di un gran quantitativo di violenza gratuita. La serie è realizzata quasi tutta su green screen, non vi nascondo che dovrete abituarvi alla rozzezza di certi effetti, ma andando avanti proprio questa rozzezza diventerà la nota di stile di Spartacus. I costumi "romani" assolutamente ridicoli non vi dovranno far storcere il naso più di tanto...prima o poi, fidatevi, se li leveranno per mostrare corpi da sogno. E qui arriviamo a una nota di colore che vi farà rizzare sulle sedie (scelta del verbo non casuale), infatti nella serie avremo l'enorme piacere di gustarci le favolose tette di Xena!!!

Spartacus Blood and Sand è come una pendola che oscilla sempre tra il coatto e il raffinato, dove la ricostruzione storica strappa più di una risata ci mette una pezza la trama zeppa di colpi di scena e un cast all'altezza di personaggi molto ben caratterizzati.
Ok non è una serie da notte di gala, ma ha realizzato molti dei miei sogni di bambino, tra i quali vedere cosa c'era dietro i pettorali dell'armatura di Xena, e scoprire cosa succede se si infila una lancia nella bocca di un uomo.
Per questo e molto altro ancora, ve la consiglio caldamente, tappate il naso e superate il primo pepisodio, spartacus vi ricompenserà.

giovedì 10 giugno 2010

Un personaggio non fa una serie



Guardando gli ultimi episodi di Big Bang Theory mi sono reso conto che è vero: Sheldon E' Big Bagng Theory, o almeno lo è diventato. Da quanche episodio ormai i suoi comprimari, con l'eccezione di Penny/maschiaccio, sono un po' sottotono, e a dirlo è un grandissimo appasionato della serie. Insomma Raj e Howard non fanno più ridere come una volta, o meglio non ne hanno lo spazio, sono stati relegati a sfondo della geniale follia di Sheldon. Sottolineo di nuovo che adoro Big Bang e AMO Sheldon, ma con questo appiattimento la serie inizia a scricchiolare, le dinamiche sono bloccate e Leonard inizia a diventare più fastidioso del solito.
Mentre il colosso di Big bang perde colpi sono corso ai ripari e mi sono impegnato in una maratona di recupero di Community...cos'è Community???
Non lo sapevo neanche io prima di ieri, ma oggi ho un nuovo amore... e le occhiaie per aver fatto nottata.
Come dicevo Big Bang sta iniziando a ralentare il suo slancio comico mentre Community si è appena messo sulla rampa di lancio con una prima serie al tritolo.
Non mi va per niente di raccontarvi la trama vi basti sapere che si parla di College un pubblico americano e si segue il primo anno d scuola di un gruppo eterogeneo composto da: un avvocato bello e sagace che ha perso la licenza e deve prendere una laurea per tornare a esercitare, una Black-mama che a quarant'anni suonati è tornata all'università, una ventenne bella e impossibile, una ragazzina perfettina, un ex quarterback e reginetto del ballo, un nonnetto perennemente arrapato, omofobo e razzista (ma sempre con ironia) e lui...quello che potrei definire il nuovo Sheldon Cooper: Abed!
Abed (foto in calce) è un ragazzetto arabo apparentemente privo di qualunque espressione facciale che vi bersaglierà di freddure infarcite di cultura pop. La caratteristica geniale del personaggio (che lo rende anche originale rispetto ai suoi illustri predecessori) è la sua ferma convinzione che la vita sia un telefilm e la sua abilità di interpretare tutto quello che gli accade attorno con gli schemi di una sceneggiatura. Ed è in questo modo che procede la serie, decostruendo i vari Topos televisivi, e nello stesso momento esaltandoli.
La prima stagione di Community è imperdibile, ma per tornare all'argomento principale, è una grande serie perchè riesce ad amalgamare con cura i caratteri dei vari protagonisti senza lasciare nessuno in ombra e portando avanti il filo rosso della storia con spenzieratezza e con rarissimi cali di tensione comica. All'inizio di un episodio eccezionale lo stesso Abed rivolgendosi agli altri dice di essere stato troppo sovraesposto nell'episodio precedente e che per un po' starà in disparte...per tutta la puntata no farà altro che evitare gli amici; non so io lo trovo geniale.

Abed è grandioso, ma anche tutti gli altri riescono a parlare di loro e strappare a turno una risata di pancia, speriamo che Big Bang possa imparare la lezione e tornare l'anno prossimo più Nerd che mai con Raj e Howard dinuovo protagonisti.

martedì 8 giugno 2010

Il vecchio Elmore spara ancora


Mi è capitato in questi giorni di scorrere la lista delle serie che traduce Itasa in cerca di qualcosa nel vasto panorama televisivo statunitense che mi stuzzicasse. Devo dire che quando come me si raggiungono alte vette di virtuosismo nerd è difficile trovare qualcosa di inesplorato. Arrivato alla lettera J della lista mi sono accorto che "Justified" mi era passato sotto gli occhi tante volte senza avergli concesso neanche un'occasione. La serie approdata a marzo nel maremagnum televisivo non aveva si era ancora guadagnata un posto nel mio palinsesto e, considerato che è solo tempo di esami e lavoro come bagnino solo tutti i week-end, ho trovato asolutamente imprescindibile la visione di almeno un episodio. Quindi attivo i miei potenti mezzi di scaricatore piratesco e mi accomodo sul divano per guardarmi Justified... ok lo ammetto ho scaricato i primi 4 episodi e non solo il primo, ma dopo Spartacus non posso fare a meno di non fidarmi delle season premiere. Comunque il primo e il secondo episodio scorrono veloci, tra le battute ben assestate del protagonista, il favoloso Timothy Olyphant, che per l'occasione dopo il compianto deadwood riveste gli stivali e il cappello da cowboy. La storia infatti segue le vicende di un Us Marshal dalla pistola facile che viene costretto a tornare a operare nel kentuky vicino a dove è nato è cresciuto. Comuqnue sia per tornare a me e al mio divano, le prime due puntate se ne sono andate beate e tranquille e il mio cervelletto nerd inizia a girare. Justified mi offre una carrellata di personaggi eccezionali e un sacco di azione vecchio stampo, Raylan Givens, il protagonista, è un vero pistolero tutto onore e occhiatacce, nato nell'epoca sbagliata. Il contrasto fra la sua figura e il balordo Kentucky dei giorni nostri crea situazioni paradossali e, per questo, gustosissime. Ma più mi godo il telefilm più un tarlo si insinua nella mia mente. Arrivo alla 7° puntata (ok devo studiare e tutto il resto ma erano le 4 del mattino...chi studia alle 4!) e finalmente mi accorgo di cosa solleticava il fondo del mio teschio: nascosta dietro i sottotitoli scaricati freschi freschi da Itasa, ogni puntata si apre con la scritta "Based on the novel Fire in the hole written by Elmore Leonard" e poi "Executive producer Elmore leonard". A quel punto tutti i pezzi vanno a posto; le battute sagaci, i tipi machos con le pistole, le pupe semprenei guai, dietro Justified c'era lo zampino dell'immenso Leonard il signore del Thriller americano. Le altre 5 puntate sono andate giù in un sol boccone con pennichella finale sul divano.

Quindi se vi capita date una possibilità a Justified e aspettate un paio di puntate che ingrani, insomma, a fidarsi di Elmore Leonard non si è mai pentito nessuno!

AMC mi vuole morto


L'emittente AMC sta attentando alla mia vita con una serie di prodotti televisivi di eccezionale qualità. Dopo i due splendidi Breaking Bad (serie drammatica su un professore di chimica e spacciatore di metafetamine) e Mad Men (la vita e i glam-love di uno studio pubblicitario negli anni 60), si prepara a sfornare due nuove serie che hanno tutto il potenziale per fare il botto. Iniziamo dalla prima e più clamorosa...qualcuno di voi ha sentito parlare di Kirkman, l'autore di punta della casa editrice americana Image? No? Cattivi bambini correte a comprarvi invincible o il nuovissimo Haunt! Comunque sia per tornare all'argomento principale, il sito dell'AMC, ci informa che l'emittente sta girando il promo di Walking Dead, tratto dall'omonimo fumetto del sopra-nominato Kirkman che narra le disavventure di un gruppo di sopravvissuti a un'invasione di zombie. Kirkman era riuscito nel suo fumetto a unire il classico dei classici dell'horror a un'attenta costruzione delle psicologie dei personaggi e a un'atmosfera da assedio... riusciranno i valenti autori dell'AMC a trasportare questa succulenta meraviglia nerd sullo schermo? Aspettate con me ottobre e lo scopriremo insieme! Prima di togliere il disturbo e smettere di ciarlare a vuoto su una delle più grandi case di produzione televisiva al mondo vi lascio in compagnia del promo di Rubicon (che potete trovare su youtube)nuovo serial, definito un "Thriller cospirativo", che apre i battenti i primi di agosto. La nuova stagione di AMC tiene alte le aspettative di noi serie-maniaci che aspettiamo di vedere se anche questa volta sarà magia!